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Steven Seagal sta con Putin: “E’ un amico, vorrei considerarlo mio fratello”

L’attore, famosissimo in America, ha deciso di schierarsi con il suo amico Putin: “La politica degli Usa sull’Ucraina è idiota”. Probabilmente sarà coinvolto in un programma del governo russo.
A cura di Andrea Parrella
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Pare molto lontano il tempo in cui il cinema descriveva la spaccatura del mondo in due blocchi, quello americano e russo, l'un contro l'altro armati senza sparare un sol colpo. Quella Guerra Fredda trovò motivo d'essere raccontata in diversi modi, di cui uno dei più eloquenti e noti fu, per forza di cose, quello raccontato da Rocky nel quarto episodio della saga, con il suo: "Se io posso cambiare e voi potete cambiare, tutto il mondo può cambiare". A muovere il bilancino di quel conflitto erano anche le star internazionali, chiaramente in grado di condizionare l'opinione pubblica con i loro endorsement, in una direzione o nell'altra. Ad anni di distanza non ci si sarebbe aspettati che si tornasse a parlare dell'argomento con la stessa intensità, ma a fronte di quanto è accaduto negli ultimi mesi in Ucraina, ci si ritrova ad assistere ad una situazione similare.

E anche in questo caso i personaggi noti non mancano di dire la propria. Se Gerard Depardieu fa parlare di sé da mesi per la cittadinanza russa ricevuta dal suo amico Putin, c'è un altro esponente della cultura occidentale, americano, che sta facendo parlare di sé in queste ore per l'appoggio a Mosca: Steven Seagal. Nella memoria di tanti, soprattutto uomini, appassionati dei suoi film di arti marziali, non meno celebre di Jean Claude Van Damme, Seagal ha origini russe ed ha espresso tutto il suo appoggio all'azione che Putin sta conducendo nelle ultime settimane, oltre ad aver specificato che la politica Usa sull'Ucraina è idiota.

In una intervista al quotidiano governativo Rossiskaia Gazeta ha affermato: "È uno dei maggiori leader mondiali viventi, lo considero mio amico e vorrei considerarlo mio fratello". Già chiamato lo scorso anno per insegnare autodifesa in Arizona in seguito alla strage di Newtown, non è escluso che Seagal possa essere coinvolto in qualche operazione del governo russo (il ripristino del programma già sovietico del Gto), e in un caso come questo le sue esternazioni assumerebbero sicuramente una rilevanza molto più ridimensionata.

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