“The End? L’Inferno fuori”, l’horror tutto italiano con Alessandro Roja prodotto dai Manetti Bros.
Il romano Alessandro Roja è il protagonista di “The End? L’Inferno fuori”, l’horror tutto italiano diretto da Daniele Misischia, al suo esordio come regista di un lungometraggio, e prodotto dai Manetti Bros, reduci dall’enorme successo di “Ammore e malavita”, pluripremiato in tutte le maggiori manifestazioni cinematografiche. L’attore è nei panni di Claudio, un uomo d’affari cinico e narcisista che rimane bloccato in ascensore. Ciò che non sa è che, in città un virus sta trasformando le persone in creature disumane e che quella gabbia di metallo rappresenta, probabilmente, la sua unica protezione.
Misischia ha scritto anche la sceneggiatura, a quattro mani con Cristiano Ciccotti e, a proposito della difficoltà di girare un film del genere ha detto:
“The End? L’inferno fuori” rappresenta un vero e proprio esperimento complicato ma stimolante, cioè quello di riuscire a raccontare una storia di paura e suspense rimanendo chiusi in un un ascensore. I film con un’unica location mi sono sempre piaciuti, darsi un enorme limite per poter creare qualcosa di originale. L'idea era quella di rinchiudere un personaggio in un piccolo ambiente per poi far dimenticare al pubblico che il film è solo lì. In fase di scrittura è necessario mantenere alta la concentrazione sul personaggio e sulle disgrazie che gli capitano ma creare anche una serie di situazioni sempre più pericolose e di conflitto. Sin dall'inizio volevo che questo horror non fosse il classico film splatter di nicchia, era quindi importante dare rilievo al lato psicologico della storia. Mi affascinava pensare che il protagonista fosse impotente a ciò che capitava a pochi metri da lui e che cercasse di fare qualsiasi cosa per aiutare i suoi colleghi o i propri cari fuori dall'ascensore.
Il regista ha voluto come diretto della fotografia Angelo Sorrentino mentre il montaggio è stato curato da Federico Maneschi. Le musiche sono di Isac Roitn mentre le scenografie sono opera di Noemi Marchica. “The End? L’Inferno fuori” uscirà nelle nostre sale a partire dal prossimo 14 agosto.
La trama
Il protagonista del film è Claudio Verona, un importante uomo d'affari cinico e narcisista che, in una Roma più congestionata del solito, rimane bloccato in ascensore a causa di un guasto improvviso. Da quel momento, avrà inizio il suo peggiore incubo. L'uomo, bloccato tra due piani e intrappolato in una gabbia di metallo, dovrà fare i conti con qualcosa di disumano e aberrante. La città, infatti, è in preda al delirio più totale dopo che un virus letale ha infettato e sta trasformando le persone.
Il cast
Alessandro Roja (Claudio Verona) è diventato noto presso il grande pubblico grazie alla serie "Romanzo Criminale"(2008), dove aveva il ruolo del Dandi poi, successivamente, ha girato pellicole come “Feisbum! Il film”, “Tutto l’amore del mondo”, “Magnifica presenza” e “Diaz – Don’t Clean Up This Blood”. Nel 2015, l’abbiamo visto nella serie tv “E’ arrivata la felicità” e "1992" mentre nel 2017 è stato nel cast di “Tutto può succedere 2”. Il resto del cast è composto da: Euridice Axen (Marta), che abbiamo visto anche in "Loro", di Paolo Sorrentino nel ruolo di Tamara e poi Claudio Camilli (Marcello), Carolina Crescentini (Lorena, voce al telefono), Benedetta Cimatti (Silvia), Roberto Scotto Pagliara (Riccardo), Giada Caruso (giornalista) e Massimo Triggiani (Stefano).
Le curiosità sul film che dovete sapere
1. I Manetti Bros. hanno raccontato di aver incontrato il regista romano Daniele Misischia ad un festival, nel 2013, dove l’hanno premiato per il corto “Resident Evil: Underground”. In seguito ha lavorato con loro come operatore e regista di seconda unità fino a quando, nel 2017, si è presentato con una sceneggiatura che li ha convinti subito.
2. Il protagonista Alessandro Roja ha già lavorato con i Manetti Bros. in “Song’ e Napule”(2014), in cui interpretava il ruolo del tastierista neomelodico Pino Dinamite.
3. Nel film, il regista ha evitato, volutamente, di chiamare le creature zombie ma li definisce “infetti” e ha tenuto a precisare che non si tratta di morti viventi come già visto in tanti altri film del genere.