To Rome with Love: il trailer, la trama e il cast
Tantissimi applausi, e molte risate, stamattina hanno accompagnato l’anteprima mondiale per la stampa di “To Rome with love”, di Woody Allen, proiettato al cinema Embassy di Roma. Dopo la proiezione, il regista e tutto il cast internazionale ed italiano, hanno incontrato anche i giornalisti all’Hotel Parco dei Principi. Stasera ci sarà invece l’anteprima mondiale all’Auditorium di Roma, i cui incassi saranno devoluti in beneficienza alla Società italiana per l’Amiloidosi. “To Rome with love” uscirà in tutte le sale italiani a partire dal 20 aprile, distribuito da Medusa, in ben 600 copie. C’è molta attesa e curiosità, anche perché il film segna il ritorno in scena di Allen come attore – era dai tempi di Scoop, esattamente sei anni fa, che non tornava davanti alla macchina da presa – riservandosi un ruolo all'interno del suo viaggio romano, prima di approdare a Copenaghen con il suo prossimo impegno cinematografico in giro per l'Europa.
La trama
“To Rome with Love” è composto da quattro storie principali che non sono connesse fra di loro. In uno di questi episodi, Woody Allen (Jerry) e Judy Davis sono una coppia in viaggio a Roma per conoscere i futuri suoceri, dato che la loro figlia ha deciso di sposare un italiano. In un altro capitolo troviamo Roberto Benigni/Leopoldo, un uomo che, per errore, viene scambiato dalla folla per una star del cinema, e quindi si ritrova costretto a correre e rifugiarsi per tutta la Capitale. La terza parte vede protagonista Alec Baldwin, un architetto californiano, in visita a Roma con alcuni amici, mentre nella quarta parte e ultima, vediamo Alessandro Tiberi e Alessandra Mastronardi, una giovane coppia in visita ai membri delle loro rispettive famiglie, alcuni dei quali si sono persi tra i vicoli della città. Ci teniamo a segnalare anche la splendida colonna sonora che scandisce ogni episodio, composta da brani come: “Nel blu dipinto di blu (Volare)” di Domenico Modugno; “Arrivederci Roma”; “Ciribiribin”; “Non dimenticar le mie parole” e da una marea di arie tratte da opere liriche: “E lucevan le stelle” dalla Tosca di Giacomo Puccini; “Nessun dorma” da Turandot sempre di Puccini; “Libiamo ne’lieti calici” da La Traviata di Giuseppe Verdi; “Son qua, son qua” da Pagliacci di Ruggero Leoncavallo e moltissime altre.
Il cast
Gli attori chiamati alla corte di Re Allen sono davvero tantissimi e tutti davvero bravi e apprezzati, sia dalla critica che dal pubblico. Oltre a quelli già citati, troveremo (sparsi nei 4 episodi): Penelope Cruz, Jesse Eisenberg, Ellen Page, Greta Gerwig, Judy Davis, Riccardo Scamarcio, Isabella Ferrari, Sergio Rubini, Antonio Albanese, Flavio Parenti e Fabio Armiliato, Ornella Muti, Luca Calvani, Alison Pill, Vinicio Marchioni, Monica Nappo, Lina Sastri, Carol Alt, Gian Marco Tognazzi, Edoardo Leo, Donatella Finocchiaro, Giuliano Gemma.
La nostra recensione
Dopo aver girato film nelle più belle città del mondo e con gli attori più bravi di Hollywood, il genio nerd di Woody Allen approda nella Città Eterna, dove la sua ironia intelligente, sagace e sarcastica si fonde con la bellezza degli scenari storici. Bisogna dire però che con “To Rome With Love” ci si fa qualche risata, alcuni personaggi sono simpatici, ma la prima mezz’ora è molto noiosa, l’umorismo del regista è trattenuto e forzato e non c’è nulla di nuovo da vedere. L’episodio più riuscito è senza dubbio quello in cui è lui il protagonista, i suoi tic, le sue manie, la sua mimica (che tutti gli altri attori tendono ad imitare quando recitano in un suo film), seguito da quello con la sensuale Penelope Cruz, mentre in terza e quarta posizione potremmo mettere Alec Baldwin e, ahinoi, il nostro Roberto Benigni, assolutamente costretto in un ruolo che non gli fa onore e che reprime al massimo le sue potenzialità. La pellicola sembra, e qui vogliamo anche il vostro parere, una parodia di tutti i film e le tematiche di Allen. Appare stereotipata, i personaggi sono già stati visti al cinema, le battute sono fiacche, piene di luoghi comuni, e i siparietti sembrano portare alla mente (tragicamente) quelli dei Vanzina, anche se non si può non rimanere affascinati da Roma e dalla fotografia che punta sul rosa/arancione. I temi principali sono (ancora): l’inadeguatezza dell’uomo comune di fronte al successo, i valori semplici di persone normali messi in “agitazione” da creature altamente seducenti, gli imprevisti (e la noia) della vita di coppia, i sogni, la nostalgia e le mancanze che si affacciano prepotentemente nella nostra vita quotidiana e che ci fanno smarrire, per un attimo, il sentieri principale. Pellicola godibile si, ma se vi aspettate di vedere qualcosa di originale e fuori dai soliti schemi – alleniani e non – allora resterete delusi.
Voto: 6-