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Tragedia sul set di Indiana Jones, trovato morto un membro della troupe

Un membro della troupe cinematografica dell’ultimo capitolo di Indiana Jones, il responsabile dell’assemblaggio dei set Nic Cupac, è stato trovato morto nel suo hotel di Fes. L’uomo, 54 anni, aveva esperienze pregresse in numerosi film hollywoodiani di successo. A riportare la notizia è il The Sun, secondo il quale le prime indagini avrebbero rivelato che potrebbe trattarsi di morte naturale, ma per ora nessuna conferma è stata resa pubblica. Nel frattempo le riprese subiranno ulteriori rallentamenti.
A cura di Giulia Turco
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Nuova tragedia su un grosso set cinematografico. A poche settimane di distanza dalla vicenda di Alec Baldwin durante le riprese del western Rust, l’ultimo triste episodio ha coinvolto il set dell’attesissimo nuovo film di Indiana Jones con Harrison Ford. Un membro della troupe cinematografica, il responsabile dell’assemblaggio dei set Nic Cupac è stato trovato morto nel suo hotel di Fes. L’uomo, 54 anni, aveva esperienze pregresse in numerosi film hollywoodiani di successo.

Nuovi rallentamenti al film di Indiana Jones

A riportare la notizia della morte di Nic Cupac è il The Sun, secondo il quale le prime indagini avrebbero rivelato che potrebbe trattarsi di morte naturale, ma per ora nessuna conferma è stata resa pubblica. L'operatore era un esperto del settore, aveva partecipato a diversi set importanti, da “Jurassic Park”, “Harry Potter” e “Star Wars”. Negli ultimi giorni sarebbero stati convocati oltre 100 membri della troupe per prepararsi a girare una scena acrobatica centrale nel film. Ora starà alle autorità svolgere tutte le indagini del caso il che significa, tra l’altro, che il nuovo film in lavorazione subirà ulteriori ritardi e rallentamenti.

Quando esce il quinto capitolo della saga

Il quinto capitolo di Indiana Jones sembra destinato ad incappare in una serie di ritardi interminabili. L’uscita dell’ultimo film con Harrison For, 74 anni, era inizialmente prevista per il 9 luglio 2021, ma era stata posticipata all’anno successivo per via della pandemia. Poi, lo stop ai lavori per via dell’infortunio alla spalla che aveva coinvolto lo stesso Harrison Ford, che aveva costretto la produzione a fermarsi per tre mesi. Infine, circa una settima prima della morte di Nic Cupac, le riprese erano state riorganizzare dal momento che il Marocco, dove si svolgono alcune scene del film, ha vietato i voli da e per il Regno Unito causa Covid.

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