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Tramonta l’epoca delle maggiorate: a Hollywood è la rivincita delle “piatte”

Dalla Rey di Dasiy Ridley in Star Wars alla nuova Lara Croft di Alicia Vikander, fino alla Furiosa di Charlize Theron in Mad Max e alla Wonder Woman di Gal Gadot: sono snelle, longilinee e (quasi) senza curve le nuove eroine che dettano legge a Hollywood.
A cura di Valeria Morini
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Snelle, longilinee, prive (o quasi) di curve: dimenticate le star maggiorate e dalle forme procaci, perché la nuova tendenza di Hollywood vede come protagoniste (soprattutto nei grandi blockbuster) eroine che qualcuno definirebbe forse "piatte" e non troppo "femminili". Ad aprire il trend sono state le veterane Keira Knightley – tanto che la sua Ginevra di "King Arthur" sollevò le critiche femministe proprio perché nel poster il seno appariva vistosamente aumentato da Photoshop – e Charlize Theron, mascolina eppure straordinariamente sexy nel più recente "Mad Max Fury Road" (peraltro, criticare la seconda misura dell'attrice sudafricana, tra le donne più belle del mondo, sarebbe un crimine). Due modelli che sembrano influenzare il cinema presente e del prossimo futuro: la nuova donna di Hollywood è tutt'altro che prosperosa.

Alicia Vikander è la nuova Lara Croft

Basti pensare alla scelta di Alicia Vikander per il ruolo di Lara Croft nel prossimo reboot di "Tomb Raider". La giovane attrice svedese premio Oscar per "The Danish Girl" prende il posto della ben più prosperosa Angelina Jolie (recente magrezza a parte), ma soprattutto va a sostituire con il suo fisico esilissimo e quasi androgino la storica immagine della tosta archeologa dal seno oversize, per anni vero e proprio sex symbol virtuale per milioni di maschietti in tutto il mondo. Va detto che la più recente versione di Lara nei videogames è stata notevolmente ridimensionata nel fisico e resa molto più "umana", per cui i fan della Croft sexy e maggiorata come una pornostar rifatta dovranno farsene una ragione: d'altronde se Alicia ha conquistato il cuore del bel Michael Fassbender un motivo ci sarà, no?

Daisy Ridley e Felicity Jones: le eroine di Star Wars

Guardiamo quindi al grande fenomeno cinematografico che terrà banco da qui ai prossimi 5 anni (almeno), ovvero "Star Wars". Disney ha scelto di spostare il baricentro della saga sui personaggi femminili, consacrando la giovane Rey interpretata dall'esordiente Daisy Ridley come eroina assoluta, erede dei Jedi e di Luke Skywalker. Ebbene, anche la Ridley rispecchia l'archetipo dell'amazzone esile e priva di curve, così come Felicity Jones, che sarà invece Jyn Erso in "Rogue One", il primo film antologico della saga ambientato circa 35 anni prima di "Il risveglio della Forza". La somiglianza tra le due è evidente (e scommettiamo che non è un caso: si prevedono parentele tra i due personaggi), così come la comune appartenenza a una stirpe di guerriere. Per vedere nuovamente un vero sex symbol femminile come la principessa Leila nel mitico bikini dorato, si dovrà probabilmente attendere un bel po'.

Infine, citiamo la scelta di Gal Gadot come nuova Wonder Woman, già vista in "Batman V Superman" e presto al centro di un film tutto suo. La statuaria israeliana non vanta certo curve poderose come la sua celebre antesignana televisiva Lynda Carter. Del resto, anche le paladine delle saghe young adult Jennifer Lawrence/Katniss (Hunger Games) e Shailene Woodley/Tris (Divergent) sono anch'esse sottili e androgine. Perché è il caso, finalmente, di rivendicarlo con orgoglio: le vere donne non hanno (per forza) le curve.

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