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Tutti i film italiani al Festival di Cannes 2021

Non manca il tricolore nel ricco programma del Festival di Cannes 2021, che torna dopo un anno di assenza dal 6 al 17 luglio. Ecco i titoli italiani sulla Croisette, dall’atteso Tre piani di Nanni Moretti in concorso ai diversi film che troviamo nelle sezioni collaterali (Quinzaine des Réalisateurs e Sémaine de la critique).
A cura di Valeria Morini
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Dopo un anno di pausa, il Festival di Cannes torna con un'edizione molto ricca, in cui non manca qualche dose di cinema italiano. Ecco tutti i titoli tricolore che saranno visibili sulla Croisette, dove la manifestazione (spostata causa pandemia dalla classica collocazione di maggio) si terrà dal 6 al 17 luglio 2021 (qui il programma completo).

Tre piani di Nanni Moretti (Concorso)

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Il titolo più atteso è naturalmente l'unico italiano nel concorso principale. Il nuovo film di Nanni Moretti era già pronto da tempo, ma il regista ha preferito aspettare che si tenesse Cannes, festival con cui è molto in sintonia (ha vinto una Palma d'oro per La stanza del figlio). Tre piani vede un cast straordinario composto da Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Elena Lietti, Alessandro Sperduti, Denise Tantucci, Nanni Moretti, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Stefano Dionisi e Tommaso Ragno. Tratto dall'omonimo romanzo del 2017 di Eshkol Nevo, il film racconta di tre famiglie che vivono in un elegante palazzo borghese, dove l'apparente tranquillità cela contrasti e problemi di coppia, che vedranno le vite dei personaggi incrociarsi e scontrarsi.

A Chiara di Jonas Carpignano (Quinzaine des Réalisateurs)

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Ritorno a Cannes per il giovane regista, a quattro anni dall'apprezzatissimo A Ciambra. Il film è incentrato sulla famiglia Guerrasio di Gioia Tauro: dopo i festeggiamenti per il 18esimo compleanno della figlia maggiore, il padre se ne va. La 15enne Chiara si interroga sui motivi che hanno spinto il genitore a lasciare tutti. A Chiara è il terzo capitolo della "trilogia gioiese", dopo Mediterranea e A Ciambra.

Europa di Haider Rashid (Quinzaine des Réalisateurs)

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Il regista è fiorentino, nato da mamma italiana e papà iracheno. E viene dall'Iraq anche il protagonista di Europa, un giovane di nome Kamal, che attraversa a piedi la "rotta balcanica", passando la frontiera tra Turchia e Bulgaria per trovare una vita migliore in Europa. Lo attende un viaggio incredibile in una foresta, dove lotta per la sua vita. Con dam Ali, Svetlana Yancheva, Pietro Ciciriello, Gassid Mohammed, Mohamed Zouaoui, Erfan Rashid.

Futura di Alice Rohrwacher, Pietro  Marcello e Francesco Munzi (Quinzaine des Réalisateurs)

Questo documentario diretto a sei mani da alcuni dei registi che meglio hanno saputo imporsi sulla scena cinematografica italiana contemporanea è il ritratto di una generazione: il film racconta un'inchiesta condotta tra ragazze e ragazzi tra i 15 e i 20 anni di tutta Italia. Futura, dicono i registi, è "un lavoro condiviso che ha lo scopo di raccontare i giovani italiani e tratteggiare, attraverso i loro occhi e le loro voci, un affresco del Paese".

Re Granchio di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis (Quinzaine des Réalisateurs)

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I due registi hanno vissuto tra Italia e Stati Uniti ma hanno una vera passione per i racconti e le leggende della tradizione contadina. Re Granchio racconta la storia del ribelle Luciano che nel tardo ottocento, dopo aver compiuto un atto scellerato per difendere una donna, è costretto ad emigrare nella Terra del Fuoco. Qui va alla ricerca di un tesoro mitico. Con Gabriele Silli.

Piccolo corpo di Laura Samani (Sémaine de la critique)

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Al suo primo lungometraggio, la regista racconta una storia ambientata a inizio Novecento nella Carnia (Friuli). In Piccolo corpo la 15enne Agata dà alla luce una bambina morta e si incammina verso un santuario dove alcune donne avrebbero il potere di ridare la vita per il tempo di un respiro, quello necessario per il Battesimo. Con Celeste Cescutti e Ondina Quadri.

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