Un sapore di ruggine e ossa unisce due destini tormentati
Il 4 ottobre arriverà nelle sale italiane il film drammatico, diretto da Jacques Audiard, “Un sapore di ruggine e ossa” (“De rouille e d’os”), acclamato all’ultimo Festival di Cannes. La pellicola si basa sulla raccolta di racconti brevi “Ruggine e ossa” (“Rust and Bone”), del canadese Craig Davidson. Il film racconta la storia di due persone con diversi problemi, fisici e sentimentali, che lottano contro i propri limiti, in cerca di riscatto e di riconciliazione con loro stessi e col mondo circostante. Due destini che s’incontrano per caso e che si legano inaspettatamente, quasi come conforto e rifugio dai loro disagi. I critici l’hanno osannato e il pubblico francese l’ha premiato, grazie soprattutto al grande impatto visivo e alla bravura dei due protagonisti, che si trovano a recitare un copione fatto interamente di contrasti, sul filo registico di Audiard, fatto di dettagli espressivi molto intensi e un’immensa cura della sceneggiatura.
La trama
Durante un incontro clandestino di boxe, Ali si è rotto una mano, di cui fatica a riprendere il pieno uso tanto da decidere di abbandonare il ring e il guadagno facile che ne derivava. Ha anche scoperto di avere un figlio di ormai cinque anni da una precedente relazione e di dover provvedere al suo mantenimento dato che la madre ha pensato di affidarlo a lui. Per guadagnare qualche soldo, comincia a lavorare come buttafuori in una discoteca dove una sera conosce Stephanie, la bellissima addestratrice di orche del parco acquatico di Antibes. I loro sono due mondi distanti e lontani che faticano a collimare fino a quando una tragedia sconvolge la vita di Stéphanie, facendole perdere l'uso delle gambe.
Il cast
Nei panni della tormentata Stéphanie, Audiard ha fortemente voluto Marion Cotillard. L’affascinante attrice ha collaborato con alcuni dei più grandi registi del mondo – Tim Burton, Ridley Scott, Nolan, Woody Allen – e nel 2007 ha portato in patria il Golden Globe e l’Oscar per la sua interpretazione della cantante Edith Piaf in “La vie en rose”, diretto da Olivier Dahan. Ultimamente abbiamo avuto modo di ammirarla anche ne “Il cavaliere oscuro – Il ritorno”, nel ruolo di Miranda Tate. Il protagonista maschile, Ali, è interpretato dal belga Matthias Schoenaerts. L’attore, nel 2011, ha preso parte al film “Bullhead”, di Michael R. Roskam, nominato all’Oscar come migliori film straniero. Completano il cast: Armand Verdure (Sam), Céline Sallette (Louise), Corinne Masiero (Anna), Bouli Lanners (Martial) e Jean-Michel Correia (Richard).