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Una proposta per dire sì: Amy Adams cerca il matrimonio perfetto nella fredda Irlanda

Anna decide di fidanzarsi il 29 febbraio, come da tradizione irlandese ma molte sorprese l’attenderanno nel cammino.
A cura di Ambra Zamuner
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una proposta per dire sì

Un'antica tradizione celtica vuole che le donne possano fare la proposta di matrimonio agli uomini solo il 29 febbraio, in un parco di Dublino. L'anno bisestile (Leap Year, titolo originale della pellicola) porterà fortuna agli sposi e alla donna che farà l'ardita proposta al fidanzato. Anna (Amy Adams) un'arredatrice di interni aspetta da quattro anni la fatidica proposta dal fidanzato, ma quando lui parte per un viaggio a Dublino, lei si decide a seguirlo per sorprenderlo con la proposta di matrimonio tanto attesa, proprio il 29 febbraio. Una tempesta le renderà difficile la missione, come l'incontro con il bel gestore di una locanda Declan (Matthew Goode).

Annand Tucker, regista inglese, non ha diretto molti lungometraggi famosi, la cosa interessante è che quei pochi che ha diretto erano film fuori dal comune come Shop Girl prodotto da Steve Martin con l'investigatore annoiato di Bored To Death Jason Schwartzman come protagonista. Strano quindi che si sia dato alla commedia romantica, una commedia che si svolge quasi tutta nella fredda Irlanda (un Inglese che racconta l'Irlanda, anche pericolosa come scelta) e che non si vergogna di mostrare l'aspetto duro e i modi a volte poco gentili degli abitanti del luogo.

Amy Adams è cresciuta dopo il successo in cucina di Julie & Julia al fianco della signora Oscar Meryl Streep, e anche in questo caso è reginetta della casa e della cucina, prestata per l'occasione ad una locanda tradizionale nella campagna irlandese, dolce come sempre, tinta di rosso e per questo schernita da Declan, l'uomo che si frapporrà fra la protagonista e la sua mania per la pianificazione. Matthew Goode ottimo nelle vesti di rude ragazzo delle scogliere dal cuore ferito, si conferma un attore migliore di molti altri e sempre un po' sottovalutato. Ripreso dallo stilista Tom Ford per il suo struggente A Single Man, con un passato fra le grinfie di Woody Allen in Match Point il bel Matthew ha smesso di fare il co-protagonista e qui sa come venirne fuori in modo dignitoso. Graziosa commedia romantica, il meglio attualmente in circolazione, fra i film della settimana lo consiglierei per un paio d'ore di sogno ad occhi aperti (e di viaggio nelle lande verdi e ventose).

Ambra Zamuner

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