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Venezia 2020, Matteo Salvini risponde a Pierfrancesco Favino: “Non voglio manipolare il suo film”

“Non l’abbiamo invitato, il nostro film non è manipolabile politicamente”: così Favino aveva commentato la presenza di Salvini alla presentazione a Venezia 2020 di Padrenostro, il film di Claudio Noce dedicato agli anni di piombo e ispirato a una storia vera. La replica del leader leghista è arrivata dal red carpet: “Voglio solo divertirmi”.
A cura di Valeria Morini
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Matteo Salvini ha risposto a Pierfrancesco Favino, rispetto alla sua presenza alla presentazione del film "Padrenostro" alla Mostra del cinema di Venezia 2020. Il film è ispirato a una storia vera nell'Italia degli anni di piombo e l'attore aveva commentato così la notizia del leader leghista alla prima del film:

Non l'abbiamo invitato, credo che ciascuno sia libero di andare alle proiezioni. Conoscendo la sua capacità di saperci essere in un momento importante, mi fa piacere. Non credo che ci incontreremo. Ma se devo ragionare in termini di manipolazione, non credo che questo sia un film che dia questa possibilità, non è manipolabile. Non è un film pro poliziotti o pro Nap (Nuclei armati proletari), è un film sui bambini, sui figli perciò spero che il suo non sia un viaggio a vuoto.

La risposta di Matteo Salvini

La replica di Salvini non si è fatta attendere, ma dal red carpet percorso insieme alla compagna Francesca Verdini il politico ha evitato le polemiche: "Nessuna manipolazione politica, mi aspetto di divertirmi, a me Favino come attore piace molto". Decisamente più duro Gianmarco Senna, consigliere della Lega in Regione Lombardia su Twitter: "Ma è normale che Salvini si presenti come privato cittadino alla prima di un film con la sua compagna, e l’attore di quel film si senta in obbligo di specificare che non ha invitato lui Salvini? Un clima infame e ostile!".

Padrenostro, trama e cast

"Padrenostro" è diretto da Claudio Noce ed è tratto da una vicenda autobiografica: l'attentato del 14 dicembre del 1976 al vicequestore Alfonso Noce, padre del regista, da parte dell'organizzazione terroristica Nuclei Armati Proletari, in cui persero la vita il poliziotto Prisco Palumbo e il terrorista Martino Zichittella. Il film si ambienta a Roma in quello stesso anno e racconta di Valerio, un ragazzino di 10 anni la cui vita è sconvolta quando assiste insieme alla madre Gina all'attentato contro il padre Alfonso per mano di un gruppo terroristi. Poco dopo, Valerio sviluppa un'amicizia con un enigmatico ragazzo di nome Christian. Il cast comprende Pierfrancesco Favino, Barbara Ronchi, Mattia Garaci, Francesco Gheghi, Francesco Colella, Antonio Gerardi.

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