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1 maggio: da Chaplin a Ken Loach, il cinema del lavoro

In questo giorno di festa, ricordiamo alcuni film fondamentali nella tematica del lavoro al cinema, dai Lumiere fino al terzo millennio.
A cura di Alessio Gradogna
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1 maggio il cinema del lavoro da Chaplin a Loach

Così come abbiamo fatto con l'articolo dedicato al 25 aprile, anche oggi, 1 maggio, giorno della festa dei lavoratori, vogliamo ricordare alcuni film in qualche modo attinenti a questa ricorrenza. Un tema, quello del lavoro, che percorre trasversalmente l'intera storia del cinema, fin dai suoi albori, se è vero che già ne accennavano i fratelli Lumiere, precursori della Settima Arte, quando proiettavano al pubblico L'uscita dalle fabbriche Lumiere nel giorno della nascita ufficiale del cinema, il 28 dicembre 1895 a Parigi.

I titoli da ricordare, in più di un secolo di film, sarebbero centinaia. Impossibile non citare due tra i più straordinari capolavori di tutti i tempi, dedicati proprio alla tremenda alienazione industriale della società moderna, ovvero Metropolis di Fritz Lang e Tempi Moderni di Charlie Chaplin, così come una pellicola seminale nella storia del cinema italiano, Ladri di biciclette di Vittorio De Sica. Da noi, i registi e gli sceneggiatori hanno toccato più e più volte questa tematica complessa e universale: le mondine di Riso Amaro di De Santis, i pescatori di La terra trema di Visconti, il proletario Volontè in La classe operaia va in paradiso di Petri, lo sbeffeggiante Alberto Sordi ne I Vitelloni di Fellini, fino alla contemporaneità con Il posto dell'anima di Milani, Mi piace lavorare della Comencini e Tutta la vita davanti di Virzì (regista che ha appena ottenuto 18 candidature per i David di Donatello).

Uscendo nuovamente dai confini nazionali, e limitandosi agli ultimi anni, nominiamo anche con piacere Una donna in carriera di Mike Nichols (con Sigourney Weaver, appena vista al GLBT Festival in Prayers for Bobby), i bellissimi Rosetta e Il Figlio dei fratelli Dardenne, fino a giungere a un autore che alle difficoltà quotidiane del mondo del lavoro ha dedicato buona parte della sua filmografia: Ken Loach, con gli struggenti Piovono Pietre, My Name is Joe, Bread & Roses, chiudendo (per ora) il cerchio con il recente e ottimo In questo mondo libero.

In questi tempi di crisi, difficoltà e (poche) speranze, il diritto al lavoro è più che mai un argomento intenso e attuale, anche nel cinema.

Alessio Gradogna

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