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10 anni fa usciva Avatar, il kolossal da record di James Cameron

Il 10 dicembre del 2009 si teneva a Londra la prima del kolossal di James Cameron che ha conquistato critica, pubblico e Academy. Il regista portò al cinema un mondo nuovo, Pandora, con i suoi umanoidi blu, animali fantastici, una flora impressionante, sviluppando tematiche importanti come quella ambientalista; gli effetti del colonialismo e del capitalismo; l’oppressione bellica dei più forti sui più deboli, su cui incombe l’ombra onnipresente del razzismo. Adesso, i fan attendono i sequel, di cui si parla da tanti anni.
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A cura di Ciro Brandi
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Esattamente 10 anni fa, il 10 dicembre 2009, James Cameron scelse Londra per la premiere di Avatar, suo ottavo lungometraggio per il grande schermo e kolossal assoluto già entrato nella storia del cinema. Il protagonista della pellicola è Jake Sully (Sam Worthington), ex-marine paralizzato dalla vita in giù durante una battaglia sulla Terra. Accettando di partecipare al programma Avatar, l’uomo otterrà un corpo sano e quindi parte per Pandora, un posto ricoperto da una straordinaria foresta pluviale abitata da animali mai visti e dai Na'vi, umanoidi dalla pelle blu, alti tre metri, che sembrano primitivi ma, in realtà, sono molto più evoluti degli umani. Quando questi ultimi atterrano su Pandora alla ricerca di minerali di valore, l’esistenza dei Na'vi è in pericolo, e le loro abilità di guerrieri si scatenano. Gli umani non riescono a respirare l'aria di Pandora, quindi creano geneticamente degli ibridi tra loro e i Na'vi, chiamati appunto Avatar, controllati dalla controparte umana attraverso una tecnologia evoluta che collega la mente al corpo. Jake è arruolato in quell’invasione contro il suo volere e, mentre si trova su Pandora s’innamora di una giovane e coraggiosa Na'vi, Neytiri (Zoe Saldana), trovandosi a scegliere da che parte schierarsi.

Avatar, un progetto nato nel 1996

Dopo Terminator (1984), Aliens – Scontro finale (1986) e Titanic (1997), il visionario James Cameron, nel 2009, tornava nelle sale con la sua pellicola più ambiziosa e colossale. In realtà, forse non tutti sanno, che il progetto di Avatar risale al 1996, ma poi il regista lo ha temporaneamente messo in stand by proprio per dedicarsi a Titanic. All’epoca, Cameron, in molte interviste, disse di aver tratto l’ispirazione principale dalla famosa saga fantasy John Carter di Marte, scritta da Edgar Rice Burroughs, ma i costi di produzione erano decisamente troppo alti e quindi preferì rinviarlo. Titanic costò circa 200 milioni di dollari e, come sappiamo, fu un successo clamoroso. Forte degli incassi di ben 2.187.463.944 dollari e dei progressi immensi della CGI, Cameron riprese allora in mano la sceneggiatura di Avatar, partendo da un budget di produzione di 237 milioni di dollari (a cui, però, si aggiungeranno altri 150 per le operazioni di marketing). Inizialmente, il titolo di lavorazione era Project 880 e fu girato interamente in 3D con la nuovissima Reality Camera System che permise, supportata dagli effetti speciali dei geniacci della Weta Digital, di farci vivere sul grande schermo tutte le emozioni immersive del satellite Pandora, luna del pianeta Polifemo, con i suoi animali fantastici, le montagne fluttuanti e i Na’Vi, per i quali fu creata addirittura una nuova lingua.

Una struttura narrativa semplice ma ricca di tematiche importanti

Tutti gli “ingredienti” appena citati formarono una sorta di “supernova” cinematografica che quando esplose al cinema (in Italia arriverà il 15 gennaio 2010) catalizzò immediatamente l’attenzione di milioni di spettatori. Il nome più noto del cast era quello di Sigourney Weaver e la parte narrativa era molto semplice – infatti, è stata più volte accostata alla trama del disneyano Pocahontas (1995), ma anche Balla coi lupi (1990), di e con Kevin Costner e L’ultimo dei Mohicani (1992), per la regia di Michael Mann – ma Avatar era totalmente rivoluzionario, anche se trattava tematiche comuni ai film appena citati. La pellicola, al di là dell’impatto visivo imponente e della storia d’amore tra i due protagonisti principali, permette di riflettere sull’aspetto ambientalista ed ecologista, drammaticamente sempre attuale; sugli effetti del colonialismo e del capitalismo; sull’oppressione bellica generale dei più forti sui più deboli, su cui incombe l’ombra onnipresente del razzismo. Pandora e i Na’Vi, quindi, diventano simboli universali di coraggio, lotta per la libertà e difesa del proprio territorio e dei propri ideali.

Gli incassi record, gli Oscar e i sequel già previsti

I 13 anni di gestazione, però, hanno avuto risultati da record. Avatar ha incassato 2.789.968.301 dollari e ha portato a casa 3 Oscar (Migliore fotografia, Migliore scenografia e Migliori effetti speciali) su 9 nomination. Con il film, furono rilasciati sul mercato anche un videogioco (James Cameron’s Avatar), un libro (L’Universo di Avatar) e, nel 2017, è stato inaugurato anche un parco a tema al Walt Disney World Resort di Orlando, chiamato semplicemente Avatar Land. Fino a qualche mese fa, era il film di maggiore incasso della storia del cinema ma, a scalzarlo dal podio, ci ha pensato Avengers: Endgame, di Anthony e Joe Russo, con 2.797.800.564 dollari. Che dire dei sequel? Se ne parla da anni e, proprio pochi giorni fa, online sono trapelati dei dettagli sul secondo capitolo che, sarebbe ambientato sempre a Pandora, ma si svolgerebbe più che altro sott’acqua. L’uscita è prevista per il 17 dicembre 2021, mentre per Avatar 3 si dovrà aspettare il Natale 2023. Cameron, in un’intervista del 2017, disse che i capitoli 4 e 5 sarebbero stati realizzati solo se il 2 e il 3 avrebbero avuto successo. Intanto, come date d’uscita sono già trapelate, rispettivamente, quella di Natale 2025 e Natale 2027. Staremo a vedere se riuscirà a superare se stesso e mettere al tappeto i Vendicatori Marvel.

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