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25 anni fa usciva “Il re leone”, il faro del Rinascimento Disney che ha incantato adulti e bambini

Il 32° classico Disney usciva il 7 maggio 1994 in poche sale selezionate, in Messico. Da quel momento, la storia di Simba, il cucciolo di leone erede al trono, di suo padre Mufasa e del malvagio zio Scar, di Nala e dei suoi amici Timon e Pumbaa diventa una delle più amate, con un incasso di 968 milioni di dollari e 2 Oscar in bacheca. Adesso, i fan non aspettano altro che vedere la versione in live action di Jon Favreau che arriverà nelle nostre sale il 21 agosto.
A cura di Ciro Brandi
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Il 7 maggio 1994 veniva rilasciato, in poche sale selezionate, “Il re leone”, 32esimo classico Disney che ha conquistato subito grandi e bambini. Diretto da Roger Allers e Rob Minkoff, il film racconta la storia di Simba, un cucciolo di leone, figlio di re Mufasa e di Sarabi che, all’inizio del film, viene presentato come principe ereditario. Lo zio Scar, fratello minore di Mufasa e geloso del piccolo nipote, un giorno lo porta a visitare il cimitero degli elefanti, con la sua amica Nala, e lì vengono attaccati dalle tre iene Shenzi, Banzai e Ed ma sono tratti in salvo da Mufasa. Scar però non molla e, intenzionato a liberarsi del fratello e del nipote, porta Simba in una gola, facendolo travolgere dagli gnu e chiamando in suo aiuto proprio Mufasa. Il re riesce a salvare Simba ma mentre sta risalendo chiede aiuto a Scar che lo lascerà cadere. Simba non si accorgerà di tutto ciò, ritenendosi quindi colpevole di quanto successo al padre, va in esilio e cresce con Timon e Pumbaa, un suricato e un facocero. Anni dopo, l’erede al trono rincontra Nala e se ne innamora. La leonessa gli chiede di tornare e di riprendersi ciò che è suo, cacciando l’usurpatore Scar. Dopo vari tentennamenti, Simba accetta ed è pronto ad affrontare il suo perfido zio.

Il faro del Rinascimento Disney influenzato da "Amleto" e dalla Bibbia

La pellicola rappresenta il faro del cosiddetto Rinascimento Disney e cioè del decennio che va dal 1989 al 1999, iniziato con “La Sirenetta”, che è caratterizzato da tecniche di narrazione e animazione più avanzate, con numeri di musical interni alla trama e con spunti tematici comuni nella maggior parte dei casi. Per quanto riguarda “Il re leone”, gli sceneggiatori  Irene Mecchi, Jonathan Roberts e Linda Woolverton sono stati influenzati dalla storia di “Amleto”, celeberrima tragedia di William Shakespeare e dai racconti biblici di Giuseppe e Mosé ed è il primo film d’animazione Disney a non essere basato su una favola o su una storia preesistente. Registi, sceneggiatori e produttori, all’epoca, seppero superare alla grande anche le accuse di plagio che accostarono il loro film a “Kimba, il leone bianco”, nota serie tv anime degli anni ’60, creata da Yoshihiro Shimizu, dicendo che le similitudini erano semplici coincidenze. Il risultato è un mix perfetto di musiche, scene epiche, personaggi caratterizzati a tutto tondo e uno script che celebra la positività della vita passando attraverso tematiche universali come l’importanza della famiglia, la solidarietà tra tutte le creature, il riscatto personale, l’elaborazione del lutto, l’autodeterminazione e il coraggio di prendersi sempre le proprie responsabilità. Un “cerchio della vita” completo e ricchissimo di sfaccettature, incorniciato da un’Africa da sogno.

Il cast stellare di doppiatori e la colonna sonora da Oscar

Tutto era stato programmato nei minimi dettagli. Nel cast di doppiatori originali ci sono star del calibro di Jonathan Taylor Thomas, Jason Weaver e Matthew Broderick che prestano la voce a Simba, rispettivamente da giovane (nei dialoghi), poi nel canto e da adulto. Le altre celebrità sono James Earl Jones (Mufasa), Jeremy Irons (Scar), Rowan Atkinson (Zazu) e Whoopi Goldberg (Shenzi). Tra gli italiani, spiccano i nomi di Vittorio Gassman (Mufasa), Tullio Solenghi (Scar) e Tonino Accolla (Timon). Naturalmente, tutti ricorderanno la straordinaria colonna sonora composta dal leggendario Hans Zimmer con le canzoni scritte da Tim Rice ed Elton John e che nella versione italiana sono “Il cerchio della vita”, “Voglio diventare presto un re”, “Sarò re”, “Hakuna Matata” e “L’amore è nell’aria stasera”. Il film portò a casa due Oscar proprio per la Migliore colonna sonora e per la Miglior canzone (“Can You Feel The Love Tonight) mentre in tutto il mondo gli incassi raggiunsero l’enorme cifra di 968 milioni di dollari.

La versione teatrale e il remake in live action di Jon Favreau

Nel 1997, “Il re leone” ha avuto anche un adattamento teatrale a Broadway che ebbe un successo stratosferico che gli valse ben sei Tony Awards e, nel 2011, la pellicola è stata convertita anche in versione 3D, uscita anche nelle nostre sale nel mese di novembre dello stesso anno e che riuscì a portare a casa altri 514 milioni di dollari globalmente. Dati questi risultati, c’è moltissima attesa per il live action, intitolato sempre “Il re leone”, che uscirà in Italia il prossimo 21 agosto e sarà firmato da Jon Favreau, già regista del blockbuster “Il libro della giungla”(2016). La pellicola rispetterà la trama originale del film d’animazione e le musiche saranno composte ancora da Hans Zimmer. Gli effetti speciali sono opera di Robert Legato, Andrew R. Jones, Adam Valdez e nel cast di doppiatori originali ci saranno Donald Glover, JD McCrary, Seth Rogen, Chiwetel Ejiofor, Beyoncé, Amy Sedaris e James Earl Jones.

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