“50 sfumature” di dubbi: l’atteso film è uguale a “Secretary” del 2002?
Tra poco più di due settimana, finalmente, potremo vedere il film più atteso di quest’inizio 2015: “50 sfumature di grigio”. Ormai sappiamo tutto sui due protagonisti principali, Jamie Dornan e Dakota Johnson, il libro ha avuto un successo spropositato e i fan attendono con ansia di vederne la trasposizione cinematografica. La critica di tutto il mondo non aspetta altro che osannare o affossare la pellicola, eppure c’è qualcosa che, probabilmente, la maggior parte dei lettori e degli appassionati dei romanzi di E.L. James non conosce. Se facciamo un salto cinematografico indietro nel tempo, fino al 2002, troviamo “Secretary”, un film diretto da Steven Shainberg, basato su un racconto breve tratto dalla raccolta di racconti "Bad Behavior" di Mary Gaitskill, con Maggie Gyllenhaal e James Spader. Ebbene, la trama è praticamente quasi identica a quella di “50 sfumature di grigio”. In “Secretary”, la giovane Lee Holloway (Gyllenhaal), affetta da manie autodistruttive, risponde all'annuncio di un avvocato alla ricerca di una segretaria. Ottenuto il lavoro, si rende conto di aver trovato nel sadico e masochista E. Edward Grey (si avete capito bene, proprio Grey!) – che la rimprovera e la sculaccia – il suo uomo ideale. I due sono diversi ma si compensano in maniera perfetta. La pellicola di Shainberg è una commedia sexy, non si prende sul serio e, anzi, strappa più di qualche sorriso, rispetto alla “seriosità” di “50 sfumature”, ma intanto guadagnò pochissimo al botteghino, vincendo però il Premio della giuria del Sundance Film Festival.
“50 sfumature di grigio” e “Secretary”, ecco le similitudini
In quel caso, Mr. Grey è James Spader, certamente non un adone come Jamie Dornan, ma affascinante al punto giusto. Prova gusto nel “maltrattare” la sua segretaria che, proprio come Anastasia Steele, seppur temendolo, finisce per esserne ammaliata alla follia, mettendo da parte la sua ritrosia, per seguirlo in tutti i suoi giochi perversi, BDSM incluso, nella vita di tutti i giorni e nell’intimità. Ora, sembra quasi impossibile che la scrittrice E.L. James non sapesse dell’esistenza di un film così simile a quanto descritto nel suo romanzo. Le similitudini sono tante (il cognome del protagonista, il rapporto tra i due da maestro e schiava, i giochi stravaganti, l’iniziale ritrosia della ragazza e la successiva –e totale – apertura di quest’ultima, la consapevolezza, poi, della sua sessualità). Non siete ancora convinti? Allora non vi resta che guardare il trailer di “Secretary” e fare il paragone.