A Cate Blanchett l’Oscar come Miglior attrice protagonista
Cate Blanchett ha fatto l’en plein, quest’anno, vincendo anche l’ambita statuetta per il ruolo in “Blue Jasmine”, di Woody Allen, la seconda della sua stupefacente carriera. Senza dubbio, la categoria relativa alla Migliore attrice protagonista era una delle più infuocate e difficili, dato che le concorrenti della Blanchett erano capitanate dalla regina Meryl Streep, seguita da Sandra Bullock (“Gravity”), Amy Adams – fantastica in “American Hustle” – e la straordinaria Judi Dench (“Philomena”). L’attrice australiana è già stata premiata con l’Oscar, come Migliore attrice non protagonista, già nel 2005 per il soprendente ruolo di Katharine Hepburn in “The Aviator”, di Martin Scorsese, ma l’emozione è stata la stessa di nove anni fa, anzi, accresciuta dal fatto che questa volta il premio è per la protagonista assoluta.
In “Blue Jasmine”, la Blanchett è Jasmine, i una viziata donna della Grande Mela in crisi esistenziale e col marito, donnaiolo e dedito ad affari loschi. La donna decide, allora, di andare a San Francisco dalla sorella e qui tenterà di ricominciare la sua vita accettando un lavoro come receptionist di uno studio dentistico, suscitando anche le avances del suo capo. Per lo stesso ruolo, l’attrice ha portato a casa anche il Golden Globe e il BAFTA alla Migliore attrice. Tra poco debutterà alla regia con “La cena” , adattamento cinematografico del famoso romanzo di Herman Koch. Il plot è molto semplice e accattivante: ad Amsterdam, due coppie si danno appuntamento in un ristorante per cenare insieme. Nel corso della serata parlano del più e del meno senza avere il coraggio di affrontare il punto per il quale si sono incontrati. Infatti, i rispettivi figli, Michael e Rich, due quindicenni, hanno picchiato e ucciso una vagabonda nei pressi di un bancomat, e la telecamera di sicurezza ha ripreso tutto. Contemporaneamente, in rete iniziano a circolare dei filmati ancora più crudi e violenti riguardanti i due adolescenti, quindi, l’identificazione e la cattura è sempre più vicina. Che aspiri, adesso, all’Oscar 2015 come Miglior regista?