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Alessandro Haber, 70 anni vissuti per il grande cinema, la musica e il teatro

L’istrione più prolifico del nostro cinema, il 19 gennaio, compie 70 anni. Alessandro Haber, artista a 360 gradi che ha dimostrato il suo potenziale anche a teatro, in tv e anche in campo musicale, ha girato circa 120 film e 28 tra serie e film tv, pubblicando 5 album. Per il 2017, ha già in cantiere altre due pellicole per il grande schermo.
A cura di Ciro Brandi
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Eclettico istrione della musica, del cinema e del teatro, Alessandro Haber, il 19 gennaio, compie 70 anni. L’attore è uno dei nostri artisti più prolifici in assoluto, con all’attivo quasi 120 pellicole per il grande schermo, 28 tra serie e film tv e 5 album. Ha lavorato con alcuni dei più grandi registi, tra cui Marco Bellocchio, i fratelli Taviani, Federico Fellini, Bertolucci e tanti altri e, per il 2017, ha già in serbo altri due film.

L’esordio con Marco Bellocchio e l’inizio del sodalizio con Monicelli

Haber è nato a Bologna ma il padre è romeno, di origine ebraica. Cresciuto in Israele, a 9 anni torna nel nostro Paese e, a soli 20 anni, ottiene un ruolo nella commedia di Marco Bellocchio, “La Cina è vicina”. Tra gli altri ’60 e ’70, è nel cast di produzioni importanti come “Sotto il segno dello scorpione”(1969), dei fratelli Taviani; “Il conformista”(1970), diretto da Bernardo Bertolucci; “Marcia trionfale”(1976), sempre per la regia di Bellocchio; “Goodbye & Amen”(1977), di Damiano Damiani e “Duri a morire”(1979), di Joe D’Amato. Gira anche lo sceneggiato tv “Alle origini della mafia”(1977) e “Uova fatali”(1977). Nel 1981, è nei panni di Gaetano, nella commedia “Sogni d’oro”, di Nanni Moretti, recitando accanto a Laura Morante e Piera Degli Esposti e, due anni dopo, continua sullo stesso filone con “Amici Miei – Atto II”, diretto da Mario Monicelli ed è nel cast del primo film di Gabriele Salvatores, “Sogno di una notte d’estate”(1983). Nello stesso anno, è nei panni del professor Zambrini in “Fantozzi subisce ancora”, di Neri Parenti e di Umberto Anzellotti nella commedia cult “Grandi Magazzini”(1986).

Da “Regalo di Natale”, di Pupi Avati a “La vera vita di Antonio H.”

A fargli spiccare il volo è Pupi Avati e il suo “Regalo di Natale”. I film vince due David di Donatello, 1 Nastro d’Argento e Carlo Delle Piane vince la Coppa Volpi a Venezia. L’ondata di popolarità che travolge Haber è enorme , dato che l’attore è uno dei protagonisti assieme a Diego Abatantuono, Carlo Delle Piane e Gianni Cavina e, successivamente, è sul set di “Da grande”(1987), di Franco Amurri, con Renato Pozzetto e di “Willy Signori e vengo da lontano”(1989), diretto da Francesco Nuti. Dal 1989 al 1991, è nella serie tv “Chiara e gli altri” e, sempre nel 1989, Avati lo richiama per “Storia di ragazzi e ragazze”. Il successo continua negli anni ’90, con pellicole come “Parenti Serpenti”, di Mario Monicelli”; “Pacco, doppio pacco e contropaccotto”(1993), diretto da Nanni Loy e “Per amore, solo per amore”(1993), di Giovanni Veronesi, che gli fa vincere il Nastro d’Argento e il David come Miglior attore non protagonista. nel 1994, è il protagonista assoluto de “La vera vita di Antonio H.”, diretto da Enzo Monteleone e ispirato proprio alla vita di Haber. Il film, infatti, racconta la storia di Antonio Hutter, un uomo che racconta la sua storia, dall’infanzia in Israele fino alla crisi del cinema italiano.

I film con Leonardo Pieraccioni e il sequel “La rivincita di Natale”

Nel 1995, è nel cast de “I laureati”, di Leonardo Pieraccioni, col quale inizierà un sodalizio professionale che lo porterà a prendere parte anche a “Il ciclone”(1996) e a “Fuochi d’artificio”(1997), in cui dimostrerà, ancora una volta, il suo estremo e magnetico istrionismo. Nel 1995, Haber pubblica il suoo primo album, “Haberrante”, con il singolo “La valigia dell’attore”, scritto per lui da Francesco De Gregori. Nel 1998, Marco Risi lo vuole per “L’ultimo capodanno”, tratto dal racconto “L'ultimo capodanno dell'umanità”, di Niccolò Ammaniti, mentre il maestro Monicelli lo fa entrare nel cast del film “Panni sporchi”(1999), con Gigi Proietti, Mariangela Melato e Michele Placido. Nel ’99 incide anche il suo secondo album, intitolato “Qualcosa da dichiarare”, mentre il terzo “Tango d’amore e coltellI”, risale al 2001. Nel 2003, è nuovamente sul set con Pieraccioni ne “Il paradiso all’improvviso” e, l’anno dopo, gira “La rivincita di Natale”, sequel di “Regalo di Natale”, diretto sempre da Pupi Avati. Nello stesso anno, incide il suo quarto album, “Il sogno di un uomo”.  Nel 2006, prende parte a “La sconosciuta”, di Giuseppe Tornatore, con Michele Placido e Claudia Gerini ed è Angelo Profeti in “7 km da Gerusalemme”, diretto da Claudio Malaponti.

Le pellicole degli ultimi e i progetti per il 2017

I film più importanti girati da Haber, negli ultimi anni, sono “Un giorno nella vita”(2011), di Giuseppe Papasso; “Il villaggio di cartone”(2011), diretto da Ermanno Olmi; “L’ultima ruota del carro”(2013), per la regia di Giovanni Veronesi e “Vittima degli eventi”(2014), diretto da Claudio Di Biagio, basato sul fumetto italiano “Dylan Dog”. Nel 2012, incide il suo ultimo album, “Haber bacia tutti” e prende parte alla serie tv “Il sogno del maratoneta”. Per quest’anno, ha già in cantiere i film “Youtopia”, di Berardo Carboni e “Insetti”, per la regia di Gianluca Manzetti.

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