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Angela Lansbury, la signora in giallo compie 90 anni

Angela Lansbury è nota, in tuttto il mondo, soprattutto per il ruolo di Jessica Fletcher della serie tv “La signora in giallo”. In realtà, è una delle attrici più premiate, pagate e longeve del cinema internazionale, con alle spalle ben 75 anni di carriera e un curriculum infinito. Il 16 ottobre compie 90 anni e non ha assolutamente intenzione di fermarsi.
A cura di Ciro Brandi
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Angela Lansbury è nota in tutto il mondo, soprattutto, per la serie tv cult “La signora in giallo” (“Murder, she wrote”) ma, in effetti, stiamo parlando di una delle attrici più premiate, pagate e longeve del mondo. Nata il 16 ottobre 1925, la Lansbury ha alle spalle ben 75 anni di carriera costellata da tantissimi successi, sia al cinema che in tv, da un Oscar, 6 Golden Globe, 4 Tony Award, un BAFTA e una miriade di altri premi internazionali. Dal 1944 ad oggi, ha girato 46 film, preso parte a 45 tra serie e film tv e a 24 spettacoli teatrali, senza contare i lavori come doppiatrice

Gli esordi e le prime nomination agli Oscar

L’attrice è nata vicino Londra, da Moyna MacGill, un’attrice irlandese, e da Edgar Lansbury, un politico e imprenditore. L’attrice ha due fratelli gemelli, Edgar e Bruce, e sin da piccola si è appassionata alla recitazione e, a soli 9 anni, già studia alla Webber-Douglas School of Singing and Dramatic Art. Nello stesso periodo, suo padre si ammala di cancro e muore poco dopo. Sua mamma si risposerà, poi, col colonnello Leckie Forbes. Con loro si trasferisce a New York, a causa dei bombardamenti di Londra. Lì la madre subito parte in tournée teatrale, ma, visto che i soldi che entravano in casa erano pochi, Angela Lansbury inizia a lavorare in una catena di grandi magazzini di New York. Grazie alle conoscenze di sua mamma nel campo dello spettacolo, la Lansbury incontra vari produttori e attori, incluso il regista George Cukor, che le offre il ruolo della cameriera Nancy Oliver, in “Angoscia”, accanto a star del calibro di Ingrid Bergman e Charles Boyer. La performance non passa inosservata e l’Academy la candida all’Oscar come Migliore attrice non protagonista. L’anno successivo, è nei panni di Sibyl Vane, fidanzata di Dorian Gray nel film “Il ritratto di Dorian Gray”, diretto da Albert Lewin, che le fa vincere il Golden Globe e ricevere una seconda nomination agli Oscar.

I ruoli da “adulta” e i grandi successi teatrali

La particolarità di Angela Lansbury è stata sempre quella dei tratti del visto molto più maturi della sua età, il che le permise d’interpretare molti ruoli da donna adulta e madre, anche di attori più giovani di lei. Capiterà in film come “Peccatori senza peccato”(1947), “I tre moschettieri”(1948), e “Lo stato dell’unione”(1948) di Frank Capra. L’attrice sposò l'attore Richard Cromwell, ma i due sono stati assieme solo dal 1945 al 1946, scoprendo, dopo il divorzio, che l’uomo era omosessuale. Sposa, poi in seconde nozze, Peter Shaw, nel 1949, dal quale ha i due figli Anthony e Deirdre. Dopo il boom di quel prolifico decennio, durante gli anni ’50 la Lansbury si da anche al teatro e approda a Broadway con gli spettacoli “Hotel Paradiso”(1957), “A Taste of Honey”(1960) e il musical “Anyone Can Whistle”(1964). Quello di maggior successo, comunque, è “Zia Mame”, musical di Jerry Herman, in cui l’attrice interpreta il ruolo dell’omonima protagonista, dando ancora una volta, prova di grande versatilità anche nel ballo e nel canto. Il ruolo le fa vincere il primo Tony Award.

Il sodalizio con la Disney

Nel 1958, comunque, la voglia di cinema la fa tornare sulle scene col film “La lunga estate calda”(1958), accanto a Paul Newman, seguito da “Come sposare una figlia”(1958) diretto da Vincent Minnelli, “Olympia”(1960 con la nostra Sophia Loren e “Amori proibiti”(1962) con Jane Fonda. Il ruolo della malvagia signora Iselin in “Va’ e uccidi”(1969), diretto da John Frankenheimer, con Frank Sinatra e Janet Leigh, che le farà guadagnare la terza candidatura all’Oscar e un altro Golden Globe. Nel 1971 inizia il prolifico e lungo sodalizio con la Disney, che le offre il ruolo dell’apprendista strega Eglantine Price nel film “Pomi d’ottone e manici di scopa”. Arriva poi il doppiaggio dei film d’animazione “L’ultimo unicorno”(1982) e del blockbuster “La Bella e la Bestia”(1991), dove la Lansbury presta la voce – nella versione originale –  alla teiera Mrs. Bric. L’attrice canta anche la canzone portante del film, “Beauty and the Beast”, che vincerà l’Oscar, nel 1992, come Miglior canzone. Da segnalare anche, nel 1979, lo straordinario musical teatrale “Sweeney Todd”, diretto da Stephen Sondheim, dove la Lansbury è nei panni di Mrs. Lovett, e mette in mostra le sue straordinarie doti vocali. La parte le fa vincere un altro Tony e lo spettacolo sarà replicato fino al 1982.

“La signora in giallo” e gli ultimi film

La Lansbury inizia ad abbracciare anche il genere giallo nel 1978 con “Assassinio sul Nilo” e nel 1980 con il film “Assassinio allo specchio”, tratti dai romanzi di Agatha Christie. Girerà, successivamente, “I Pirati di Penzance”(1983) di Wilford Leach e “In compagnia dei lupi”(1984) di Neil Jordan. Nello stesso anno, inizia anche a girare il famoso telefilm “La signora in giallo”(“Murder, She wrote”), programmato fino al 1996. Il ruolo di Jessica Fletcher l’ha resa l’attrice televisiva più pagata al mondo  e le ha fatto vincere 4 Golden Globe, più altre decine di premi. Nel frattempo, è investita del titolo di Commander of the Order of the British Empire per i suoi servizi nella recitazione, nel 1994. Nel 2001, la Lansbury è costretta a ritirarsi per gravi problemi di salute del marito, che purtroppo morirà nel 2003. Il ritorno sulle scene avviene a Broadway, nel 2007, con la commedia di Terrence McNally "Deuce", che le fa ricevere una nuova candidatura ai Tony Award. Nel 2009 è sempre a teatro con “Spirito allegro”, che le fa vincere il quinto Tony, portato anche nei teatri di Londra, nel 2014, con un successo enorme e che ha riproposto anche in USA, fino ad aprile 2015. Gli ultimi film per il grande schermo, invece, sono stati “Nanny McPhee – Tata Matilda”(2005) e “I pinguini di Mr. Popper”(2011), di Mark Waters.

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