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Mostra del cinema di Venezia 2020

Anna Foglietta sarà Franca Rampi, mamma di Alfredino, in un film sulla tragedia di Vermicino

L’arrivo alla Mostra di Venezia dell’attice, chiamata come madrina del Festival, è l’occasione per annunciare il suo prossimo progetto: interpreterà la signora Rampi nel film Una storia italiana. La pellicola racconterà la tragedia del piccolo Alfredo che cadde in un pozzo nel 1981 e morì dopo tre giorni di inutili salvataggi.
A cura di Valeria Morini
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L'arrivo alla Mostra di Venezia 2020 di Anna Foglietta, madrina del festival, è anche l'occasione per l'annuncio del suo prossimo progetto. L'attrice interpreterà la signora Franca Rampi, la mamma di Alfredino, il bambino morto tragicamente a Vermicino nel 1981. Il film, che ricostruirà una delle più tragiche vicende di cronaca della storia italiana, si intitolerà "Una storia italiana" e le riprese vedranno la Foglietta impegnata subito dopo la Mostra, da fine settembre.

Anna Foglietta madrina della Mostra di Venezia

In quanto madrina della Mostra di Venezia 2020, Anna Foglietta condurrà la cerimonia di apertura del 2 settembre (arricchita da un omaggio a Ennio Morricone e dalla consegna del Leone alla carriera a Tilda Swinton e seguita dal film d'apertura "Lacci") e quella di chiusura di sabato 12, che vedranno l'assegnazione dei premi. Suo il fardello di presiedere un'edizione segnata in modo radicale dalla pandemia da coronavirus, con molte misure di sicurezza anti-Covid messe in campo e un ridimensionamento rispetto a ospiti e partecipanti. All'Ansa, ha raccontato l'emozione di questa responsabilità:

Sento molto la responsabilità di aprire questa edizione della Mostra di Venezia, non è per me e per il cinema la numero 77 ma Venezia Anno Zero. Mi aspetto un'esperienza fantastica: questa Mostra ha un valore simbolico, siamo i primi a realizzare un festival in presenza e in sicurezza e vogliamo dare la dimostrazione che si può fare, che se siamo bravi possiamo riguadagnare una pseudo normalità della quale abbiamo bisogno tutti e che può essere motore culturale ed economico di ripresa. Tornare a vedere i film in sala significa uscire, avere una socialità per quanto in sicurezza, significa far ripartire l'industria. Il cinema lo può fare e noi qui abbiamo una grande opportunità di dimostrarlo e sperare di fare da apripista. Come siamo andati a mangiare la pizza quest'estate, come siamo andati a fare il bagno al mare così possiamo tornare in sala. Qui dalla Mostra del cinema segniamo una ripartenza, uno start. Come lavoratrice dello spettacolo sento di interpretare i desideri di tutti i colleghi e spero che quelli del teatro, dove è più complicata la ripresa, ce la facciano quanto prima anche loro.

Il dramma di Vermicino e la morte di Alfredino Rampi

Era il 13 giugno del 1981, quando il piccolo Alfredo morì  in un pozzo artesiano di Vermicino, nel Lazio, dov'era precipitato accidentalmente tre giorni giorni prima. Inutili i disperati tentativi di salvataggio per tirarlo fuori: le ultime 18 ore delle operazioni furono seguite in una diretta televisiva in onda sulla Rai. Fu probabilmente la prima volta che un fatto di cronaca assunse una valenza mediatica di quella portata. “Per anni ho sognato la morte che veniva a prenderlo”, raccontò qualche anno fa a Fanpage.it Alfredo Licheri, l'uomo che si offrì volontario per calarsi nel pozzo e cercare di salvare il bambino.

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