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Antonio Banderas nei panni di Pablo Picasso

Il caliente attore spagnolo sta per iniziare le riprese del film “33 dias”(“33 giorni”), in cui vestirà i panni del celeberrimo pittore, Pablo Picasso. Il film sarà diretto da Carlos Saura e il titolo fa riferimento al periodo di tempo che Picasso impiegò per ultimare una delle sue opere più famose e significative di sempre, la “Guernica”.
A cura di Ciro Brandi
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Il caliente attore spagnolo sta per iniziare le riprese del film “33 dias”(“33 giorni”), in cui vestirà i panni del celeberrimo pittore, Pablo Picasso. Il film sarà diretto da Carlos Saura e il titolo fa riferimento al periodo di tempo che Picasso impiegò per ultimare una delle sue opere più famose e significative di sempre, la “Guernica”. Il dipinto fu realizzato dopo il bombardamento dell’omonima città dei Paesi Baschi, ad opera della Legione Condor, il corpo volontario composto da elementi della tedesca Lutwaffe, durante la guerra civile spagnola, precisamente il 26 aprile 1937. Per incarico del governo repubblicano, il quadro doveva decorare il padiglione spagnolo durante l’Esposizione mondiale di Parigi, del 1937, ma dopo questo evento e la caduta del governo, Picasso non permise che il suo dipinto venisse esposto in Spagna, dichiarando che poteva tornarvi solo dopo la fine del franchismo. Infatti, fu ospitato al Museum of Modern Art di New York e tornò in patria nel 1981, ad otto anni dalla morte del pittore e a sei da quella di Francisco Franco.

Banderas si è detto entusiasta del progetto e ha iniziato subito ad interessarsi alla sceneggiatura, scritta dallo stesso regista Carlos Saura, ben scritta e ricca di spunti affascinanti, relativi anche alla vita privata del pittore. Durante quei 33 giorni di lavoro, infatti, Picasso era impegnato in una relazione con la giovane fotografa francese Dora Maar, che ritrasse più di una volta nelle sue opere, e fu anche vittima di profonde crisi interiori. Ovviamente l’attore è stato subito invogliato ad accettare il ruolo anche grazie al grande messaggio morale che la “Guernica” porta con sé da decenni: protesta contro la violenza, la distruzione, la guerra in generale, l’opposizione a tutti i regimi totalitari. Sarà l’occasione per dimostrare ancora una volta la sua bravura, in un ruolo che lo allontana molto da quelli interpretati nei suoi ultimi film, come il patinato “La pelle che abito” di Almodovar e l’onirico “Il principe del deserto” di Jean-Jaques Annaud.

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