Auguri a Bruce Willis, da Die Hard a Glass, il re dei film d’azione compie 65 anni
Uno dei più amati sex symbol dei film d’azione, il 19 marzo, compie 65 anni. Bruce Willis, nella sua lunga carriera iniziata nel 1980, ha collezionato finora più di 95 film e il trampolino di lancio verso la Hollywood che conta fu Trappola di cristallo (1988), primo capitolo della saga di Die Hard. In seguito, lo abbiamo visto in tanti altri cult come La morte ti fa bella, Pulp Fiction, Armageddon, Il sesto senso, Sin City e in altre saghe come quelle di FBI – Protezione testimoni, I mercenari e Red. L’ultima pellicola in cui l’abbiamo visto è Motherless Brooklyn – I segreti di una città, ma il divo ha già in cantiere altri quattro film, per la gioia dei suoi fan.
L’esordio al cinema con Frank Sinatra
L’attore è nato a Idar-Oberstein, precisamente in una base militare della Germania Ovest, da un soldato americano e da una casalinga tedesca. Nel 1957, Willis, con i genitori, i due fratelli e sua sorella, si trasferì nel New Jersey, dove l’attore frequentò il collegio di Penns Grove. Nel 1973, invece, s’iscrive al Montclair State College per studiare recitazione. La sua scelta, inizialmente, fu dettata soprattutto dalla voglia di sconfiggere il problema della balbuzie, ma la sua permanenza al college durò molto poco. Da quel momento, Willis cercherà di farsi strada da solo, prendendo casa ad Hell's Kitchen, a Manhattan e facendo mille lavori, dall’autotrasportatore al barista. Successivamente, Bruce Willis studia con Stella Adler ed esordisce sul grande schermo nel 1980 nel film Delitti inutili, di Brian G. Hutton, accanto a Frank Sinatra. Nel 1982, invece, è sul set de Il verdetto, diretto dal grande Sidney Lumet e poi approda in televisione nelle serie Miami Vice (1984) e Ai confini della realtà (1985).
Il successo della serie Moonlighting e il matrimonio con Demi Moore
In seguito, si trasferisce a Los Angeles dove lavorerà nella serie tv Moonlighting (1985-1989), diretta da Robert Butler, dove Willis ha il ruolo dell’investigatore David Addison, in coppia con Cybill Shepherd. Grazie alla sua performance, riuscirà a portare a casa il Golden Globe e l’Emmy Award. Nel 1987, sposa l'attrice Demi Moore, dalla quale avrà le tre figlie Rumer, Scout LaRue e Tallulah Belle. La loro storia appassionerà milioni di fan, ma i due si separeranno nel 2000.
Trappola di cristallo e i grandi film degli anni ‘90
Nel 1987, gira Appuntamento al buio, di Blake Edwards, con Kim Basinger ma è nel 1988 che la sua carriera prende il volo grazie al film Trappola di cristallo, diretto da John McTiernan, primo capitolo della fortunata saga in cui Willis ha il ruolo del poliziotto John McClane, diventato un’icona del cinema d’azione. Con Demi Moore, Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger e Whoopi Goldberg fonderà la catena di ristoranti Planet Hollywood mentre la sua carriera al cinema continuerà con Vietnam – Verità da dimenticare (1989), di Norman Jewison; 58 minuti per morire – Die Harder (1990), per la regia di Renny Marlin e Il falò delle vanità (1990), del grande Brian De Palma. Durante gli anni ’90, Willis girerà tanti film degni di nota e alcuni cult come La morte ti fa bella (1992), di Robert Zemeckis; Pulp Fiction (1994), diretto da Quentin Tarantino; Die Hard – Duri a morire (1995), di John McTiernan; L’esercito delle 12 scimmie (1995), di Terry Gilliam; Il quinto elemento (1997), firmato da Luc Besson; The Jackal (1997), in coppia con Richard Gere; il blockbuster Armageddon – Giudizio finale (1998), di Michael Bay e lo straordinario The Sixth Sense – Il sesto senso (1999), di M. Night Shyamalan.
Da FBI – Protezione testimoni a Die Hard – Vivere o morire
La sua stella continua a brillare negli anni Duemila, che si aprono con FBI – Protezione testimoni, primo capitolo della saga di Jonathan Lynn, girata in coppia con Matthew Perry, seguito da Unbreakable – Il predestinato (2000), sempre per la regia di M. Night Shyamalan, che ottiene un ottimo successo di pubblico. Altri successi commerciali saranno Charlie’s Angels – Più che mai (2003), di McG; Ocean’s Twelve (2004), di Steven Soderbergh; il fenomenale Sin City (2005), di Frak Miller e Robert Rodriguez, dove Willis ha il ruolo di John Hartigan; Slevin – Patto criminale (2006), di Paul McGuigan e Die Hard – Vivere o morire (2007), di Len Wiseman. Nel 2009, ha sposato la modella Emma Heming, dalla quale ha avuto altre due figlie: Mabel Ray e Evelyn Penn.
I mercenari, G.I. Joe e Split
Nel 2010, inizia la sua avventura in una nuova saga d’azione, I mercenari – The Expendables, di e con Sylvester Stallone, con un cast che vanta la presenza di Jason Statham, Dolph Lundgren, Jet Li, Mickey Rourke e Arnold Schwarzenegger. Seguiranno il godibilissimo Red (2010), di Robert Schwentke; Moonrise Kingdom (2012), del maestro Wes Anderson; I mercenari 2 (2012), per la regia di Simon West e Die Hard – Un buon giorno per morire (2013), di John Moore, ultimo capitolo della saga. Jon M. Chu lo vuole per il ruolo del Generale Joseph Colton nel film G.I. Joe – La vendetta (2013) a cui seguiranno Red 2 (2013), di Dean Parisot; Sin City – Una donna per cui uccidere (2014), di Robert Rodriguez e Frank Miller Split (2016), di M. Night Shyamalan.
Lo sfortunato remake de Il giustiziere della notte e i progetti in cantiere
Negli ultimi tre anni, Bruce Willis ha girato C’era una volta a Los Angeles (2017), di Mark e Robb Cullen; First Kill (2017), per la regia di Steven C. Miller, Acts of Violence (2018), di Brett Donowho; lo sfortunato remake Il giustiziere della notte – Death Wish (2018), firmato da Eli Roth. Diretto da Brian A. Miller girerà l’action-thriller Reprisal (2018), poi The Bombing – La battaglia di Chongqing (2018), di Xiao Feng; Glass (2019), di M. Night Shyamalan e Motherless Brooklyn – I segreti di una città (2019), di Edward Norton. In USA sono usciti anche 10 Minutes Gone (2019), di Brian A. Miller e Trauma Center (2019), per la regia di Matt Eskandari mentre in cantiere ha altre 4 pellicole: Cosmic Sin, di Edward Drake; Survive The Night, sempre di Matt Eskandari; Anti-Life, firmato da John Suits e il thriller Midnight in the Switchgrass, di Randall Emmett.