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BoxOffice 3D – Il Film dei Film, la recensione

Il film, diretto e interpretato da Ezio Greggio, è un’insieme di parodie dei più grandi film degli ultimi anni e non solo. Quale sarà stato il risultato?
A cura di Ciro Brandi
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Il film diretto da Ezio Greggio si presenta come il primo film italiano in 3D. Bene, non crediamo che gli italiani volessero essere rappresentati dal suo film o vantarsi di questo primato.

BoxOffice 3D” è un’accozzaglia di trailer che fanno la parodia di alcuni blockbuster degli ultimi anni, ma non solo. Tra i film troviamo “Il Codice da Vinci”, “Il Gladiatore”, “Harry Potter”, “Grease”, “U571”, “Twilight”, “Avatar”, “Zorro”, parodiando anche i titoli (Erry Sfotter, Viagratar, il Codice Teomondo Scrofalo, Twinight e così via). La cosa che più ci spaventa è che il film non fa assolutamente ridere, quasi come una brutta puntata del “Bagaglino”. E’ vero che Greggio ha iniziato a fare questo tipo di film (“Il silenzio dei prosciutti” , “Killer per caso”)  prima di “Scary Movie” o comunque sullo stesso filone, coadiuvato dal suo amico Mel Brooks, ma stavolta il risultato è quasi al limite del ridicolo. Il cast comprende anche attori che forse avrebbero fatto meglio a non inserire la pellicola nel proprio curriculum (Gigi Proietti, Maurizio Mattioli e Antonello Fassari) ma si sa, la forza dei soldi a volte è un vero e proprio magnete a cui è impossibile resistere

La qualità del 3D sbandierato nel titolo è pessima, le parodie non fanno assolutamente ridere, sulle prove attoriali stendiamo un velo pietosissimo, la continuità tra le scene è praticamente inesistente. Imbarazzo e gelo sono state le reazioni provocate al Lido a fine proiezione. Ci meravigliamo che nel 2011 ci ritroviamo con un titolo simile distribuito in centinaia di sale. No comment sulla scena finale e sul tentativo di fare metacinema con un plot sviluppato in maniera così elementare.

Voto: 2

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