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Censura nel cinema, i tagli delle scene proibite dal passato al nostro presente

Com’è cambiata la concezione di censura, dagli anni trenta ai giorni nostri: Le soubrette, Fellini e Avatar.
A cura di Ambra Zamuner
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Il termine Censura non può che causare dibattiti infiniti sul senso della morale, su ciò che è giusto mostrare, sul perchè debba essere limitata la libertà di visione, e d'espressione, la protezione dei minori e altro ancora. Ci sono diversi tipi di censura, che prende forma a seconda della società e dello scalpore che provocano certi argomenti in un momento storico preciso, ciò che faceva urlare allo scandalo qualche anno fa, oggi ci appare quasi ridicolo, ma è un bene aver superato così tanto certi tabù, da non poter smettere di mostrare?

La riflessione parte da un filmato, andato in onda in un Festival che ripropone spezzoni di pellicola tagliata dai proiezionisti di un cinema della Pennsylvania. Forbidden Images, questo il nome del corto, che riproponeva tutte quelle ingloriose rasoiate date alle pellicole per pudicizia e richiesta delle alte sfere, la pena per i conservatori dell‘arte: l’arresto immediato. Eppure il video mostra balli, gambe sotto i tavoli, attrici in costumi di scena e apre con un monito: “Non lasciate che gli altri decidano come voi o la vostra arte vi dobbiate presentare. Rischiate di più di quanto gli altri non pensino sia sicuro".

Ci sono dei casi di censura cinematografica, anche recenti come il caso Avatar, che hanno fatto giustamente inorridire i registi e gli spettatori e molti altri blocchi invece sono stati richiesti (Gamer, John Rambo). In Italia passato e presente sono quantomeno confusi riguardo al tema, nella cinematografia tante sono state le vittime illustri di tale pratica: Fellini il preferito su tutti con accuse di villipendio alla religione, scene di sesso ed erotismo esplicite, Totò e Carolina di Monicelli il caso più eclatante per la satira sulle forze dell’ordine, insieme a tanti altri registi famosi italiani Bertolucci (Ultimo tango a Parigi), Bava, Comencini, americani come Woody Allen, Scorsese ed europei Almodovar, Bergman, Malle e Bunuel.

Di tanti di questi film oggi si sono recuperati i frammenti scartati, per il resto ci lavora la cineteca di Bologna in collaborazione con A.N.I.C.A, sul sito Italia Taglia che si occupa di conservare e catalogare pezzi o metri di preziosa filmografia censurata.Consiglio di visitare il sito perchè è davvero scioccante il numero di film sottoposti a un tale sfregio, intanto il dibattito rimane aperto, fateci sapere la vostra sull’argomento.

Ambra Zamuner

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