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Claudio Amendola,Stefano Dionisi e La fisica dell’acqua

Il film di Felice Farina acclamato a Toronto, ma in Italia ancora non si è visto…
A cura di Ambra Zamuner
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Pellicole italiane di qualità in crisi nel nostro paese, polemiche sui fondi dello stato alle produzioni dei registi "indipendenti" le cronache degli spettacoli riportano spesso la notizia di film sottovalutati dalla nostra stampa, ma rivalutati all'estero. E' il caso de La fisica dell'acqua diretto da Felice Farina, costretto all'autoproduzione, con un cast tutto italiano che include Stefano Dionisi, Claudio Amendola e Paola Cortellesi.

Ne parliamo perchè al Toronto Film Festival 2009 il pubblico e la critica hanno acclamato e valutato positivamente il lavoro di Farina, ma nelle sale stenta ad arrivare, sebbene Amendola abbia spinto per ottenere i fondi dallo Stato, mettendoci la faccia. Attori che credono nei loro progetti, spinti dalla passione per il mestiere più artistico del mondo, d'altraparte Farina ha una carriera di tutto rispetto: è del 1988 Sposi con un giovane Sergio Castellitto e del 1990 Condomini scritto con Paolo Virzì. Il regista si è poi dato alle fiction RAI per poter continuare i progetti cinematografici sperimentando con le tecniche di ripresa.

La fisica dell'acqua si ispira all'Amleto di Shakesperare, ed è la storia di Alessandro (Lorenzo Vavassori), un bambino di otto anni orfano di padre che soffre il ritorno dello zio Claudio (Claudio Amendola) , nella sua vita e in quella di sua madre (Paola Cortellesi). Alessandro è talmente sconvolto da questa nuova presenza nella sua esistenza da avere visioni del passato che lo riportano a scoprire la verità sulla morte del padre.

In un'intervista il regista ha osannato i suoi attori, soprattutto l'impegno di Lorenzo Vavassori che a soli sette anni ha retto un film dalla psicologia intensa quasi tutto sulle sue spalle, la scelta di Paola Cortellesi ormai sdoganata attrice drammatica e la forza di volontà di Amendola e Dionisi, che dalla tv al teatro continuano ad amare il cinema e a preoccuparsi del suo futuro. Tutti noi speriamo dunque di poterlo apprezzare nelle nostre sale quanto prima.

Ambra Zamuner

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