Claudio Gubitosi chiude Giffoni citando Louis Malle: “Arrivederci ragazzi”
Un'edizione "indelebile", così Claudio Gubitosi (direttore, ideatore e fondatore di Giffoni Experience) ha definito questa 44esima edizione volta ormai al termine. Numeri stratosferici, "il festival più social del mondo", che ha fidelizzato i ragazzi nel tempo, facendoli crescere sia umanamente che a livello formativo: "Per i giurati è un giorno difficile, quello dei saluti. Saremo semplici anche oggi perché Giffoni non ha mai smarrito la propria semplicità, siamo cittadini di un paese che abbiamo portato nel mondo. Mi hanno chiesto in questi giorni quanti collaboratori ha Giffoni. La risposta è 120 mila. Ripeto: 120 mila. Sono tutti quelli che, attraverso i social, lavorano con noi con voglia, energia, pensieri. Tutto quello che accade a Giffoni, i talenti che arrivano, la musica, persino il colore delle magliette, sono scelte dai ragazzi".
Ospiti e numeri di Giffoni 2014
Un'edizione che ha visto sfilare sul blue carpet star del calibro di Richard Gere, icone giovanili come Lea Michele e Dylen O'Brien, musicisti molto amati come i Negramaro e Giorgia: "I giurati si sono divertiti, hanno affrontato temi difficili, scottanti, forti percé Giffoni dice la verità. Se la società è brutta, la colpa non è dei film ma della società. Nella loro valigia i ragazzi porteranno tanti dubbi che poi sapranno come risolvere, perché i dubbi sono importanti. E porteranno anche la cordialità e la bellezza della nostra regione". Un'edizione a dir poco affollata, anche per l'intenso programma musicale che ha visto allo Stadio Comunale Troisi concerti di Negramaro, Giorgia, Rocco Hunt, Coez, Gemitaiz, Emis Killa, e nella serata conclusiva gli Zero Assoluto: "Abbiamo visto che Giffoni regge, lo abbiamo capito la sera del concerto dei Negramaro con 10 mila persone in Cittadella, 10 mila in giro per la città e oltre 10 mila allo stadio. L'anno prossimo avremo un progetto musicale ancora più forte".
Gubitosi, Giffoni e il valore delle famiglie
Il valore delle famiglie è un caposaldo della realtà Giffoni e anche quest'anno pare che la risposta dei vari nuclei sia stata più che soddisfacente, come lo stesso Gubitosi ha sottolineato: "Mai come quest'anno tante famiglie hanno partecipato -racconta il direttore- ho visto mani che si stringevano, famiglie riunite, fiducia che passa tra padri e figli. Molti ragazzi ci hanno chiesto di organizzare un meet&greet con Richard Gere riservato alle mamme, perchè le avevano viste così entusiaste per il suo arrivo…", ha raccontato divertito. Il segreto? Gubitosi non ha dubbi nell'affermare: "Giffoni è vero, leale, rispettoso del pubblico già a 3 anni, è il festival più social del mondo, c'è tutto, cinema, televisione, web, ognuno si impossessa della parte che gli appartiene. I ragazzi hanno incontrato scrittori, registi, attori, poeti, giornalisti".
Il saluto con una frase di Louis Malle
In chiusura l'accento è caduto ancora una volta sulla parola chiave del Giffoni film festival, la semplicità: "Qualche sera fa avevo una cena importante, con ospiti arrivati da fuori. Ho chiesto al ristorante di far arrivare per tutti un piatto con solo un po' di riso bianco. E agli ospiti che mi guardavano imbarazzati ho detto che quel piatto di riso è ciò che siamo stati e ciò che resteremo. Perchè non ci siamo montati la testa. E ai giovani giurati dico una frase di un film di Louis Malle: ‘arrivederci, ragazzi‘".