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Con Workers – Pronti a tutto il mondo del precariato diventa (tragi)commedia

Lorenzo Vignolo porta sul grande schermo tre storie di precariato che, in vena tragicomica, ci faranno riflettere e ridere su questa piaga giovanile, purtroppo, sempre attuale. I protagonisti sono Dario Bandiera, Nicole Grimaudo e Alessandro Tiberi.
A cura di Ciro Brandi
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Dall’11 maggio arriverà nelle nostre sale una commedia davvero divertente ed originale. Si tratta di “Workers – Pronti a tutto”, diretto da Lorenzo Vignolo, noto regista di centinaia di videoclip, e con un cast di talentuosi attori italiani. La pellicola racconta in chiave tragicomica le disavventure e le speranze dei giovani disoccupati e precari italiani, persone pronte davvero a tutto pur di farsi strada nel mondo del lavoro, quando la crisi incombe e le spese sono sempre in agguato. Vignolo ha dichiarato che non si tratta assolutamente di un film di denuncia, bensì di un film ad episodi, scacciapensieri, leggero, senza pretese, che affronta con ironia un problema di grandissima attualità, ricco di “lieti fine”, ma con una punta di cinismo in più.

La trama

Workers

Sandro e Filippo sono i proprietari dell’agenzia interinale “Workers”. Ogni giorno ricevono nel loro ufficio dei giovani disposti a tutto pur d’inserirsi nel mondo del lavoro. Durante una cena con due belle ragazze, i due soci/amici, decidono d’intrattenere le loro amiche con le storie più divertenti in cui si sono imbattuti nel loro lavoro: c’è Giacomo, un ragazzo che per evitare lo sfratto accetta di fare da badante a Mario, invalido sboccato e dispettoso; Italo, prelevatore di campioni genetici di esemplari da riproduzione, che però finge di essere un chirurgo pur di far bella figura con la sua amata Tania: infine c’è Alice, truccatrice esperta, alla quale viene dato un lavoro come in un impresa di pompe funebri, dove conoscerà Saro Tartanna e Don Ciccio, padre di Saro e latitante mafioso. I tre episodi saranno legati da un evento comune.

Il cast

Workers - Dario Bandiera

Alessandro Tiberi interpreta Giacomo. L’attore ormai è lanciatissimo nel panorama cinematografico italiano, e dopo il successo di “Immaturi” e “Immaturi – Il viaggio”, di Paolo Genovese, l’abbiamo visto anche in “To Rome with Love” di Woody Allen. Il ruolo di Italo invece è interpretato dallo spassosissimo Dario Bandiera, che ormai ci ha preso gusto, visto che nel 2011 è stato tra i protagonisti anche di “Baciato dalla fortuna” di Paolo Costella e del cinepanettone “Vacanze di Natale a Cortina”, di Neri Parenti. la bella Nicole Grimaudo è Alice, la truccatrice di salme. L’attrice ha dichiarato di amare le commedie e che per lei è stato un piacere, una valvola di sfogo, recitare in film come “Mine Vaganti” di Ferzan Ozpetek, “Baciato dalla fortuna” e quindi “Workers – Pronti a tutto”. Gli altri attori che completano il cast sono: Paolo Briguglia, Nino Frassica, Francesco Pannofino, Michelangelo Pulci e Daniela Virgilio.

La nostra recensione

Ormai la parola “crisi” è diventata parte della nostra quotidianità e quindi il cinema non poteva restare a guardare, dando vita ad un vero e proprio “mondo di pellicole dedicato” che cercano di cogliere il fenomeno da tutte le prospettive. L’esordio di Vignolo sradica quel triste velo di amarezza e rassegnazione di film come “Santa Maradona” (2000), di Mario Ponti, o l'esasperato “Tutta la vita davanti” (2008) di Paolo Virzì, dando vita a pure e allegre gag sull’argomento. Il cast è perfetto per il raggiungimento dello scopo, e si distinguono soprattutto il bravissimo Alessandro Tiberi e il simpatico Francesco Pannofino, protagonisti del primo episodio. Dario Bandiera è l’anima di tutto il film e le sue scene riescono a strappare sorrisi a volontà. Per un attimo il precariato diventa una sfida da combattere con ironia e umorismo, anche se i personaggi di “Workers”, i potenziali lavoratori pronti a tutti, sono più che altro macchiette, caricature estremizzate della situazione dei giovani dell’Italia lavorativa odierna. E’ vero che Vignolo poteva impegnarsi un po’ di più, sviluppando meglio alcuni personaggi e/o episodi della sua opera prima, ma il risultato è comunque piacevole e ci distoglie, per due orette, dalla dura realtà.

Voto: 6-

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