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Coronavirus, cambia anche il regolamento dei Golden Globes

Un annuncio a dir poco storico nel mondo del cinema, quello diramato dalla Hollywood Foreign Press Association, la commissione che si occupa dei Golden Globes, che ha previsto di cambiare il regolamento. Requisito essenziale per la candidatura è sempre stato il passaggio nelle sale. Con la chiusura dei cinema, però, si pensa a qualcosa di diverso.
A cura di Ilaria Costabile
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UPDATE: La Hollywood Foreign Press Association, con un comunicato del 28 aprile, annuncia che le nuove regole, inizialmente previste fino al 30 aprile, sono valide fino a data da destinarsi. L'ente ha sospeso la norma secondo cui i film candidabili dovevano essere proiettati per i membri della giuria: le nuove linee guida stabiliscono che i distributori debbano fornire a tutti i membri dell'HFPA un link per la proiezione o una copia del DVD del film. La giuria prenderà in considerazioni film la cui uscita è prevista in sala, anche se le pellicole effettivamente non hanno avuto la possibilità di passare dai cinema. Risulterebbero comunque esclusi i film pensati solo per lo streaming.

L'emergenza coronavirus sta cambiando il mondo intero, non solo richiedendo immani sforzi ai sistemi sanitari internazionali, ma rivoluzionando il modo di pensare anche all'intrattenimento. Perfino la Hollywood Foreign Press Association, la commissione che si occupa annualmente dei Golden Globes ha annunciato che cambierà il regolamento che solitamente sottende alle candidature degli ambiti premi cinematografici, proprio per far fronte alle difficoltà della pandemia.

Cosa è cambiato nel regolamento

L'annuncio è a dir poco significativo e va a toccare uno dei requisiti fondamentali per la candidatura: un film per essere esaminato dalla commissione deve essere proiettato in sala. Con la chiusura delle sale cinematografiche, per evitare gli assembramenti, è quasi inevitabile abbracciare una scelta simile, considerando che la maggior parte delle uscite sono state rimandate. Fino al 30 aprile, quindi, sarà possibile presentare anche alla Hollywood Foreign Press Association anche quelle pellicole che non hanno avuto il loro debutto cinematografico. Solitamente, infatti, i membri della commissione secondo il regolamento devono visionare il film al cinema, nei giorni che precedono o seguono di poco l'uscita ufficiale del film. Per evitare che non ci siano film candidati ai Golden Globes, la HFPA ha ceduto dando l'opportunità ai film che non sono passati nelle sale di candidarsi. Si pensi, ad esempio, ai film della NBC Universal la cui proiezione nelle sale si sarebbe verificata in questi mesi e che, per questo motivo, sono stati resi disponibili online.

La rivincita di Netflix

Questa piccola rivoluzione potrebbe essere a tutti gli effetti la rivincita delle piattaforme streaming come Netflix, produttrici di film anche di spessore, che non sono mai stati accolti tra i possibili candidati ai Golden Globes, proprio perché la proiezione in sala non era prevista. Non sappiamo se la modifica del regolamento potrebbe, quindi, favorire l'avanzamento di pellicole distribuite su piattaforme di questo genere, ormai il luogo d'intrattenimento per eccellenza. In fondo, uno dei più recenti premi Oscar per il miglior film straniero, è stato affidato ad Alfonso Cuaron con il suo "Roma", distribuito proprio da Netflix.

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