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Curiosità “Deadpool”: Ryan Reynolds sorprese un fan malato terminale con una proiezione privata

Tim Miller, nel 2016, portava nelle sale il primo capitolo delle avventure di “Deadpool”, l’eroe più anticonvenzionale di casa Marvel, interpretato da Ryan Reynolds. La critica ne fu entusiasta e il pubblico fu immediatamente conquistato, tanto che gli incassi arrivarono a superare i 783 milioni di dollari. Ci sono, però, 5 cose che probabilmente non sapevate.
A cura di Ciro Brandi
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Tim Miller è il regista di “Deadpool”, ottavo film sugli X-Men con protagonista Ryan Reynolds, uscito nel 2016. Il personaggio, nato dalla penna di Fabian Nicieza e Rob Liefeld, è un ex agente operativo delle Special Forces e mercenario che si sottopone a un terribile esperimento per guarire dal cancro. Grazie a ciò, acquisisce l’eccezionale potere del fattore rigenerante. Con la sua nuova abilità di guarire rapidamente e un pungente senso dell’umorismo, Deadpool andrà a caccia dell’uomo che gli ha quasi rovinato la vita per vendicarsi.  Nel film ci sono anche Ed Skrein, Morena Baccarin, Andre Tricoteux, Brianna Hildebrand, T. J. Miller, Gina Carano e Leslie Uggams e il successo è stato letteralmente clamoroso con più di 783 milioni di dollari d’incasso e un sequel uscito nel 2018. Ci sono, però, 5 curiosità che dovete sapere.

1. L'imbottitura inutile della tuta

Inizialmente, il costume di Deadpool aveva un’imbottitura per esaltare la muscolatura del protagonista ma, prima dell’inizio delle riprese, è stata rimossa. Ryan Reynolds, infatti, aveva raggiunto una forma fisica invidiabile ed era talmente muscoloso che la tuta gli stava addirittura stretta.

2. Olivia Munn da "Deadpool" a "X-Men: Apocalisse"

Il produttore Simon Kinberg, in un’intervista, ha rivelato che Olivia Munn aveva fatto un provino per il ruolo di Vanessa Carlysle ma il ruolo, poi è andato a Morena Baccarin. La Munn fu ritenuta più adatta per la parte di Psylocke in “X-Men: Apocalisse”, diretto da Bryan Singer e uscito sempre nel 2016.

3. La proiezione privata per il piccolo Connor McGrath

Il piccolo Connor McGrath, un 13enne malato terminale di Edmonton (Canada), attraverso la Make-A-Wish Foundation, chiese di poter assistere ad una delle due premiere di “Deadpool” a New York e Los Angeles. Purtroppo, la sua malattia non glielo permise ma la sua storia arrivò a Ryan Reynolds che si recò fino ad Edmonton e sorprese il suo giovane fan con una proiezione in anteprima assoluta e privata della pellicola. I due rimasero in contatto fino alla morte di Connor, avvenuta pochi mesi dopo.

4. Il nome del tassista Dopinder è un tributo ad un amico di Reynolds

Durante un’intervista, Ryan Reynolds ha rivelato che il nome del personaggio del tassista, “Dopinder”, è un omaggio a un ragazzino molto divertente che aveva conosciuto quando era alle elementari. L’attore ha detto che la sua storia gli è rimasta impressa perché morì giovanissimo colpito da un fulmine.

5. Il cameo di Stan Lee

Nel film, non poteva mancare un altro cameo del compianto Stan Lee. Il grande fumettista e produttore è nei panni di un DJ di uno strip-club e, come lui stesso dichiarò, il suo più grande rimpianto stavolta fu quello di non aver potuto trascorrere più tempo con le attrici che impersonavano le spogliarelliste.

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