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Depardieu da scandalo nel film su Strauss-Khan: scoppia il caso

Boicottato a Cannes “Welcome to New York” di Abel Ferrara farà certamente discutere. Tra sesso e orge il film racconterà la vicenda di Dominique Strauss-Khan, ex capo del Fmi coinvolto in uno scandalo sessuale: nei suoi panni Gerard Depardieu.
A cura di Andrea Parrella
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Si ritiene già un caso internazionale il film di Abel Ferrara "Welcome to New York", incentrato sulla vicenda di Dominique Strauss-Khan, ex testa del Fmi e aspirante candidato alle presidenziali francesi, prima che lo scandalo sessuale facesse naufragare definitivamente questa ipotesi. A più di tre anni di distanza dall'arresto di Strauss-Khan, la pellicola riporterà solo i fatti, come lo stesso Ferrara ha sostenuto. Ma fa già discutere sia per la sorta di boicottaggio che la giuria di Cannes ha riservato alla pellicola, non accettandola alla manifestazione (ecco il programma completo e i film in gara alla Crosiette) nonostante l'evidente coincidenza nei tempi d'uscita ed anche per i contenuti, che vedono un Depardieu perso tra sesso e orge, a inscenare il rapporto complicato che l'aspirante candidato alle presidenziali francesi aveva con la moglie, la giornalista Anne Sinclair (interpretata nel film da Jacqueline Bisset).

Non sarà una coincidenza che proprio in questi giorni la Sinclair sarà ospite in tv in Francia per parlare per la prima volta della vicenda in cui suo marito venne coinvolto nel 2011. Il film verrà ugualmente pubblicizzato e promosso durante le date del Festival di Cannes, dal 14 al 25 maggio. Diffuso prima sul web, dove si potrà acquistare per 7 euro, i responsabili si attendono venti milioni di spettatori al giorno, cifre che certamente al cinema, in sala, non sarebbero nemmeno immaginabili.

Nel frattempo "Welcome To New York" riporta al centro dell'attenzione, per questioni strettamente artistiche, l'attore francese Gerard Depardieu, di cui negli ultimi mesi non avevamo saputo altro che della richiesta di cittadinanza russa, così da poter evitare la morsa del fisco in patria. Chissà che questa prestazione davanti alla macchina da presa nongli permetta di ritornare ad essere celebre per le sue doti d'attore, piuttosto che di provocatore.

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