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Festival di Berlino 2015: trionfa “Taxi” dell’iraniano Jafar Panahi

Il dissidente iraniano Jafar Panahi ha portato a casa il Leone D’Oro, anche se a ritirarlo è stata la sua nipotina, molto emozionata, perchè il regista è agli arresti domiciliari. Nulla di fatto per l’Italia, ma in generale, la giuria ha premiato solo film di qualità, lasciando a bocca asciutta i nomi più “celebri”.
A cura di Ciro Brandi
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Il Festival di Berlino 2015 ha il suo vincitore: “Taxi”, dell’iraniano Jafar Panahi. L’Orso D’Oro è stato ritirato dalla famiglia del regista (precisamente da un’emozionatissima nipotina, che compare anche nel film) dato che Panahi si trova agli arresti domiciliari perché ritenuto dissidente. Taxi, arrivato a Berlino clandestinamente, e offre uno spaccato della società a Teheran attraverso le corse di un taxi. Al volante c’è lo stesso regista che lascia parlare i passeggeri nella vettura, riprendendoli con una telecamera, mentre raccontano dei loro problemi di tutti i giorni. L'Orso d'Argento, invece, è andato al film cileno sugli abusi sessuali perpetrati nella Chiesa, “El Club”, di Pablo Larrain. I premi per il Miglior attore e attrice sono andati a Tom Courtenay e Charlotte Rampling coprotagonisti del film “45 Years” dell'inglese Andrew Haigh. A mani vuote L’Italia, rappresentata dal debutto della regista Laura Bispuri con “Vergine giurata”, con Alba Rohrwacher, che invece aveva avuto un'ottima accoglienza alla proiezione.

La nipotina di Panahi con il Leone d'Oro
La nipotina di Panahi con il Leone d'Oro

Premiati film impegnati

La giuria internazionale, capitanata da Darren Aronofsky, ha fatto una scelta di campo molto chiara, premiando i film impegnati a scapito di grandi nomi come quelli di Terrence Malick (“Knight of the cups”), il tedesco Werner Herzog (“Queen of the desert”), o l'inglese Peter Greenaway (“Einstein in Guanajuato”). Infatti, Orso d'argento per la miglior regia è andato, ex aequo, a Radu Jude per “Aferim” e Malgorzata Szumowska per “Body”, mentre il Premio per la migliore opera prima è andato a “600 MIllas” di Gabriel Ripstein. Di seguito trovate tutti i vincitori

Orso d'oro per il miglior film:

Taxi di Jafar Panahi

Orso d'argento Gran Premio della Giuria:

El Club di Pablo Larrain

Premio Alfred Bauer per l'innovazione:

Ixcanul di Jayro Bustamente

Orso d'argento per la miglior regia ex aequo:

Radu Jude per Aferim e Malgorzata Szumowska per Body

Orso d'argento per la migliore attrice:

Charlotte Rampling per 45 Years

Orso d'argento per il miglior attore:

Tom Courtenay per 45 Years

Orso d'argento per la miglior sceneggiatura:

Patricio Guzman per El boton de nacar

Orso d'argento per il miglior contributo tecnico ex aequo:

Sturla Brandth Grøvlen per la fotografia di Victoria e Evgeniy Privin e Sergey Mikhalchuk per la fotografia di Under Electric Clouds

Premio per la migliore opera prima:

600 MIllas di Gabriel Ripstein

Panorama – Premio del Pubblico, fiction:

1° Que Horas Ela Volta? di Anna Muylaert, Brasile

Stories of Our Lives di Jim Chuchu, Kenya

Härte di Rosa von Praunheim, Germania

Panorama – Premio del Pubblico, documentari:

Tell Spring Not To Come This Year di Saeed Taji Farouky, Michael McEvoy, Gran Bretagna

The Yes Men Are Revolting, di Laura Nix, Andy Bichlbaum, Mike Bonanno, USA

Iraqi Odyssey, di Samir, Svizzera

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