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Festival di Cannes 2015: ad Agnès Varda la Palma d’oro d’onore

La celebre regista, sceneggiatrice e fotografa francese è la prima donna ad essere insignita del prestigioso premio, dopo Woody Allen, Clint Eastwood e Bernardo Bertrolucci. Il riconoscimento è assegnato ai cineasti che non hanno mai vinto la Palma d’oro nella loro carriera, ma la cui opera è riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
A cura di Ciro Brandi
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Agnès Varda , la celebre regista, sceneggiatrice e fotografa francese,c he il 30 maggio compirà 87 anni, sarà insignita della prestigiosa Palma d'oro d'onore, durante la cerimonia di chiusura del Festival. Il premio è assegnato ai cineasti che non hanno mai vinto la Palma d’oro nella loro carriera, ma la cui opera è riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Tale onore è toccato, in passato, solo a Woody Allen (2002), Clint Eastwood (2009), e al nostro Bernardo Bertolucci (2011) a nome del Consiglio d'Amministrazione di Cannes. La Varda è, quindi, la prima donna a ricevere questo ambito premio, dopo aver girato 12 film, 19 documentari e 14 cortometraggi.

Agnès Varda, grande rappresentante della Nouvelle Vague

L’artista è nata in Belgio, ma con la famiglia si tarsferirà prima a Sète (nel dipartimento di Hérault) e poi a Parigi, dove lavorerà come fotografa al Théâtre national populaire, all'epoca diretto da Jean Vilar. Nella capitale incontrerà anche il regista Jacques Demy, suo futuro marito. Nel 1954, a soli 26 anni, gira con mezzi modesti, “La pointe courte” con Philippe Noiret, impressionando la critica e il pubblico. Nel 1961, gira il suo secondo lungometraggio, “Cleo dalle 5 alle 7”, storia di una cantante, che dopo un passato sregolato, aspetta di conoscere i risultati delle analisi per sapere se è affetta da un cancro. Varda gira poi altri lungometraggi che fanno di lei, negli anni '60, una rappresentante della Nouvelle Vague, nonostante rifiuti tale etichetta. Nel 1985, gira “Senza tetto né legge”, il film che mette in luce la giovane Sandrine Bonnaire e che si aggiudica il Leone d'oro al Festival di Venezia. Nel 1987, la regista gira “Jane B. par Agnès Varda”, un film a metà tra documentario e fiction che in Italia viene distribuito in lingua originale sottotitolato. Il film nasce dall’incontro della Varda con l’attrice britannica Jane Birkin che, appena superati i quarant'anni, viveva un brutto momento dal punto di vista professionale. Durante la lavorazione, la Birkin ha l'idea che porterà l'anno dopo la Varda a girare il controverso “Kung-Fu Master”(1988), sempre con l’attrice come protagonista, e con Mathieu Demy, Charlotte Gainsbourg e Lou Doillon. Dopo la morte del marito Jacques Demy, nel 1990, la Varda gira tre film in suo onore: “Garage Demy”, “Les demoiselles ont eu 25 ans” e “L'univers de Jacques Demy”. L’ultimo documentario è stato “Agnès de ci de là Varda”, del 2011.

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