Festival di Cannes 2018, dieci minuti di applausi per ‘Dogman’ di Matteo Garrone
Potrebbero arrivare premi per l'Italia, al Festival di Cannes 2018. Lo lasciano presumere i dieci minuti di applausi tributati a Dogman, il film che segna il ritorno di Matteo Garrone sulla Croisette a tre anni da Il racconto dei racconti. Una reazione davvero entusiasta, quella della platea vip che ha assistito alla proiezione ieri al Gran Theatre Lumiere, mentre le prime recensioni dei critici parlano in termini estremamente positivi del film che è nelle sale italiane da oggi, 17 maggio. Non resta che attendere, per capire se il pubblico accorrerà numeroso per una pellicola che ha già scatenato non poche polemiche e se Garrone rischia di lasciare Cannes con la Palma d'Oro o un altro riconoscimento in tasca.
Dogman, il film ispirato al Canaro della Magliana
Dogman, nono film del regista di Gomorra e Reality, è molto liberamente ispirato a un raccapricciante caso di cronaca nera: il delitto del Canaro della Magliana, valer a dire Pietro De Negri, toelettatore di cani che nel 1988 seviziò e uccise il pugile Giancarlo Ricci. Il corpo della vittima venne trovato carbonizzato e orrendamente mutilato, e lo stesso De Negri descrisse nei dettagli le torture inflitte (in realtà, pare, commesse post mortem). La vicenda, però, è solo un vago spunto per Garrone, che nel film racconta in realtà il morboso rapporto tra il mite "canaro" Marcello e il gigantesco e pauroso Simoncino. "Sarà deluso chi pensa di vedere in Dogman scene splatter e violenza, anzi gli consiglio caldamente di non andarci. Il mio film prende solo spunto da un lontano fatto di cronaca e se ne libera subito", ha dichiarato il regista a Cannes. Nel cast troviamo Marcello Fonte (Marcello), Edoardo Pesce (Simoncino), Nunzia Schiano e la giovanissima Alida Baldari Calabria (qui il trailer). Sotto, il video dell'accoglienza calorosa, con i complimenti di Roberto Benigni, presente in sala.
Le proteste della madre di Giancarlo Ricci
Alla vigilia dell'uscita in Italia si è fatta sentire in diretta tv la protesta di Vincenzina Carnicella, madre della vittima Giancarlo Ricci. A Chi l'ha Visto, ha chiesto il blocco del film obiettando sulla rappresentazione del personaggio ispirato al figlio, e sostenendo come l'uscita delle pellicola abbia portato problemi in famiglia: "Ho i nipotini che non sapevano nulla di tutto questo e quando hanno visto su internet tutto mi hanno chiamato dicendo che fossi cattiva. Se non è caduto con la motocicletta, zio l'hanno ammazzato, mi hanno detto. Mi hanno stravolto tutto, in questi giorni non ce la faccio più".
Garrone si è spirato a Chaplin e a Keaton
Dogman è in sala con il divieto ai minori di 14 anni. Eppure, Garrone ha spiegato di essersi tenuto lontano dalle tentazioni di fare un horror truculento: "È stata proprio la violenza a rendere così lunga la gestazione di questo film, mi bloccava. E poi del debole che si ribella ci sono tanti esempi , basti pensare a un Borghese piccolo piccolo o a Cane di paglia. Quello che volevo invece era raccontare un personaggio che, per la sua dolcezza, non si trasforma mai in mostro, resta umano. Pensavo a figure come Buster Keaton e Chaplin".