Festival di Cannes: le spogliarelliste del Burlesque e Manuel de Oliveira
Con la fortissima spinta mediatica derivata dal Robin Hood di Ridley Scott, e gli applausi ottenuti da Sabina Guzzanti con Draquila, è iniziato sulla Croisette il Festival di Cannes. Ieri, proiettati i primi film sparsi tra concorso e fuori concorso, e subito messi sul piatto titoli interessanti e molto diversi tra loro. Una menzione d'obbligo la merita innanzitutto Manuel de Oliveira, maestro portoghese che ha appena compiuto 101 anni (!!) ma che ancora possiede una visione cinematografica lucida, personale e affascinante. Con il suo Angelica (fuori concorso) ci presenta una storia d'amore divisa a metà tra vita e morte, materialità e immaterialità, carne e anima, immaginazione e desiderio, per un film di grande profondità emotiva.
Il concorso invece si è aperto con il cinese Chongqing Blues, mistery movie abbastanza classico nella sua impostazione strutturale, e con il già discusso Tournée, dell'attore/regista francese Mathieu Amalric, che ricordiamo per le sue ottime interpretazioni ad esempio in Alice e Martin di Techinè (accanto a Juliette Binoche), Munich di Spielberg, Racconto di natale di Desplechin, Lo scafandro e la farfalla (premiato proprio a Cannes), e Gli amori folli di Resnais, appena uscito nelle sale italiane.
In Tournée Amalric, nella doppia veste di regista e attore, si cala in un mondo tornato molto di moda in questi ultimi tempi, ovvero il New Burlesque, attraverso la storia di un impresario squattrinato che porta in giro uno spettacolo di spogliarelli, con tutte le difficoltà del caso. Interpretato da reali perfomer molto conosciute, è un film veloce, colorato, sensuale, sbarazzino, ironico, proprio come le sue protagoniste, che hanno animato, con i loro abiti sgargianti e la loro voglia di mettersi in mostra senza inibizioni, la passerella della Croisette.
Alessio Gradogna