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Franco Maresco firma “La mafia non è più quella di una volta”, docufilm in concorso a Venezia 76

Maresco è il regista di questo docufilm, sequel di “Belluscone – Un storia siciliana”, che trae ispirazione da un lavoro dedicato a Letizia Battaglia, la fotografa che coi suoi scatti ha raccontato le guerre di mafia, per raccontare come si sono “evoluti” i mafiosi di oggi, affiancandole l’esilarante Ciccio Mira, impresario di cantanti neomelodici che sembra avere nostalgia, appunto, per la mafia di una volta. Nei cinema a settembre.
A cura di Ciro Brandi
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Franco Maresco è il regista del docufilm “La mafia non è più quella di una volta”, terza pellicola italiana in concorso al Festival di Venezia 2019, con “Martin Eden” e “Il Sindaco del Rione Sanità”. Seguito del discusso “Belluscone – Una storia siciliana”(2014), documentario del 2014 premiato proprio a Venezia con il Premio Speciale della Giuria Orizzonti, il progetto de “La mafia non è più quella di una volta” è partito nel 2017,  a 25 anni dalle stragi di Capaci e via D'Amelio. Franco Maresco ha trovato ispirazione in un suo recente lavoro dedicato a Letizia Battaglia, la fotografa che coi suoi scatti ha raccontato le guerre di mafia e che il New York Times ha inserito nella lista delle "11 donne che hanno segnato il nostro tempo".

Chi è Letizia Battaglia

Letizia Battaglia è nata a Palermo e oggi ha 84 anni. nel 1969, ha iniziato a collaborare col giornale della sua città, “L’Ora”, e poi si trasferisce a Milano per qualche anno. Tornata in Sicilia, fonda l’agenzia “Informazione fotografica”, con Franco Zecchin e, nel 1974, inizia a documentare gli anni di piombo di Palermo con scatti riguardanti i delitti di mafia, le operazioni del clan dei Corleonesi e persino l’incontro di alcuni mafiosi in compagni di Giulio Andreotti. Negli anni ’80 diventa una delle fotoreporter di rilevanza internazionale, immortalando anche le bellezze e le tradizioni della sua Palermo, le due straordinarie donne, le sue contraddizioni. Negli stessi anni, si dedica anche alla politica, diventando consigliera comunale con i Verdi e assessore comunale a Palermo. Nel 1991, è eletta deputata all’Assemblea Regionale Siciliana. Ha esposto in tutto il mondo, fondato il “Laboratorio d’If” ed è stata la prima donna europea a vincere il Premio Eugene Smith a New York. Fu proprio dopo l’assassinio del giudice Falcone, avvenuto ne l1992, che la Battaglia si allontana dalla fotografia. Nel 2019, ha inaugurato a Venezia una vasta mostra monografica sulla sua carriera, tenutasi alla Casa dei Tre Oci.

Ciccio Mira e la nostalgia per la mafia di un tempo

Alla Battaglia, Maresco affianca Ciccio Mira, organizzatore di feste di piazza e impresario di cantanti neomelodici, già presente in “Belluscone” e che adesso forse cerca un riscatto, come uomo e come manager, al punto da organizzare un evento allo Zen di Palermo intitolato "I neomelodici per Falcone e Borsellino". Perfetto contraltare della Battaglia, sono proprio le sue parole che tradiscono ancora una sorta di nostalgia per "la mafia di una volta", poiché gli stessi mafiosi si sono evoluti, sono simili ai manager, hanno studiato e quindi sono preparati e astuti.

Sceneggiato da Maresco con la collaborazione di Claudia Uzzo, Giuliano La Franca e Francesco Guttuso, quest’ultimo curatore anche del montaggio in coppia con Edoardo Morabito.I costumi sono di Nicola Sferruzza mentre le musiche sono state composte dal maestro Salvatore Bonafede. Prodotto da Ila Palma, Dream Film e Tramp Limited, “La mafia non è più quella di una volta” sarà presentato al Festival di Venezia 76 il 6 settembre e dovrebbe arrivare nelle nostre sale nello stesso mese.

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