Gigi Proietti, il mitico “Mandrake” compie 75 anni
E’ uno degli artisti più completi che il panorama dello spettacolo italiano abbia mai avuto. Attore, regista, cantante, doppiatore di grandi star di Hollywood, scrittore nella sua lunghissima carriera, iniziata a decollare negli anni ’60, Gigi Proietti ha girato 45 film, è stato il protagonista di circa 33 tra show e serie televisive, di decine e decine di spettacoli teatrali. Gli italiani lo associano sempre al mitico personaggio di “Mandrake”, nella commedia cult di Steno, “Febbre da cavallo”, del 1976, o al “Maresciallo Rocca”, ma il suo curriculum è difficilmente eguagliabile da un altro artista italiano contemporaneo e non.
Gli esordi come cantante, il teatro e i primi film
Nato a Roma, il 2 novembre 1940, dopo la maturità classica s’iscrive alla facoltà di Giurisprudenza ma la abbandona a pochi esami dalla laurea. Inzia ad esibirsi nei locali notturni di Roma come cantante, accompagnato dalla sua chitarra. Alla passione per la musica, associa anche quella per la recitazione e il teatro e, infatti, frequenta anche il corso di mimica di Giancarlo Cobelli, al Centro Universitario Teatrale. Sarà proprio Cobelli a volerlo per lo spettacolo teatrale d’avanguardia “Can Can degli Italiani”(1963). Da allora, la sua carriera teatrale parte come un razzo e Proietti inizia a frequentare artisti come Ercole Patti, Luigi Malerba e Ennio Flaiano, mettendo in musica l’aforisma “Oh come è bello sentirsi”, proprio di quest’ultimo. Il percorso teatrale continua con il Gruppo Sperimentale 101, diretto da Antonio Calende, Cobelli e da Andrea Camilleri. Gli spettacoli più importanti di quegli anni sono “Gli uccelli” di Aristofane, del 1964, “Il Dio Kurt”, di Alberto Moravia e “Operetta” di Gombrowicz, messi in scena al Teatro Stabile de L’Aquila. Dopo una breve apparizione nel film “il nostro campione”(1955) di Vittorio Duse, nel 1964 è sul set di “Se permettete parliamo di donne”, di Ettore Scola e nel 1966 gira “Le piacevoli notti” di Armando Crispino e Luciani Lucignani. Nel 1967, sposa la guida turistica svedese Sagitta Alter, dalla quale ha avuto le due figlie Susanna e Carlotta.
I grandi film degli anni ’70 e il successo di “Febbre da cavallo”
La televisione si accorge del suo enorme talento e, infatti, nel 1965 Proietti gira i film tv “La maschera e il volto”, di Flaminio Bollini e “Il circolo Pickwick”(1968) di Ugo Gregoretti. Gli anni ’60, in generale, sono molto attivi sul fronte cinematografico. Infatti, l’attore gira, tra gli altri, “La ragazza del bersagliere”(1967) di Alessandro Blasetti, “La matriarca”(1968) di Pasquale Festa Campanile, “Una ragazza piuttosto complicata”(1969) di Damiano Damiani e “L’urlo”(1970) per la regia di Tinto Brass. Durante gli anni ’70, Proietti gira ben 20 film. I più importanti sono “La virtù sdraiata”(1969) di Sydney Lumet, “Brancaleone alle crociate”(1970) e “La mortadella”(1971) diretto da Mario Monicelli, “La proprietà non è più un furto” di Elio Petri, “Bordella”(1976) di Pupi Avati, fino al grandissimo successo riscosso con “Febbre da cavallo”(1976), di Steno. Nella pellicola, Proietti è Bruno Fioretti, attore/indossatore detto Mandrake (per il trasformismo e per il sorriso magico), appassionati di ippica e di scommesse, che però si fa mantenere dalla sua fidanzata Gabriella, proprietaria di un bar. Con lui un cast formato da Enrico Montesano, Catherine Spaak, Mario Carotenuto, Francesco De Rosa, Gigi Ballista e Adolfo Celi. Negli anni ’70 si dedica anche alla radio dove porterà “Gran Varietà”, spettacolo itinerante dove presenterà i suoi personaggi più famosi, sempre accompagnato dalla sua chitarra. Naturalmente, non abbandonerà mai il teatro, portando in scena con successo “La cena delle beffe”(1974), “A me gli occhi please!”, “Leggero, leggero”.
Conduttore tv, “Il Maresciallo Rocca” e le sitcom di successo
Nel 1978 diventa direttore artistico del Teatro Brancaccio di Roma, creando anche un proprio Laboratorio di Esercitazione per giovani artisti. Si cimenterà anche come presentatore di varietà con “Fantastico 4”(1983) e “Di che vizio sei?”(1988). Tra i film più importanti degli anni ’80, invece, ci sono “Non ti conosco più amore” di Sergio Corbucci, “Di padre in figlio”(1982) di Alessandro e Vittorio Gassman e “Mi faccia causa”(1985), sempre di Steno. Negi anni ’90, debutta anche come regista di sitcom televisive con “Villa Arzilla”, incentrato sulle esilaranti vicende di un gruppo di pensionati in una casa di cura, e poi “Un nero per caso”(1998), e poi con il telefilm “Un figlio a metà”(1992) e la sitcom “Italian Restaurant”(1994). Il successo assoluto fu raggiunto con la serie tv “Il Maresciallo Rocca”, diretta da Giorgio Capitani, in cui interpreta il ruolo di Giovanni Rocca, maresciallo dell’arma dei Carabinieri, protagonista di mille avventure personali e professionali. La serie sarà programmata dal 1998 al 2005, sempre seguitissima da milioni di spettatori.
Le commedie degli anni Duemila e “Tale e Quale Show”
Nel 2002 gira “Febbre da cavallo – La mandrakata”, di Carlo Vanzina, tornando nei panni del folle Mandrake. Ma con lo stesso regista girerà “Le barzellette”(2004), “Un’estate al mare”(2008), “Un’estate ai Caraibi”(2009) e “La vita è una cosa meravigliosa”(2010). Le ultime commedie per il grande schermo sono: “Tutti al mare”(2011) di Matteo Cerami, “Box Office 3D – Il film dei film”(2011) di Ezio Greggio , “Indovina chi viene a Natale”(2013) per la regia di Fausto Brizzi e “Ma tu di che segno 6?”(2014) di Neri Parenti. Da poche settimane, è uno dei tre giudici di “Tale e Quale Show”, condotto da Carlo Conti, accanto a Loretta Goggi e Claudio Lippi.