1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Good As You porta in sala tutti i colori dell’amore

La prima commedia gay tutta italiana sbarca nelle sale italiane e potrebbe essere la sorpresa di questo week-end al botteghino.
A cura di Ciro Brandi
1 CONDIVISIONI

Il regista Mariano Lamberti porta in sala questa fresca e giovane commedia, basata sull’omonima pièce teatrale di Roberto Biondi del 2003. “Good As You”(“Buono come te”) è l’acronimo della parola “gay” ed è stato lo slogan utilizzato dal movimento omosessuale negli anni ’60, durante le marce di protesta. La pellicola è prodotta da Master Five Cinematografica con il contributo del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli e l’aiuto della Regione Lazio, senza alcun finanziamento ministeriale. E’ stata girata interamente a Roma, in particolare alcune riprese sono state effettuate durante l’Europride del 2011. “Good As You” si può assolutamente definire la prima commedia gay tutta italiana.

La trama

Good As You

Otto personaggi, 4 uomini e 4 donne, omosessuali (chi più, chi meno!), s’incontrano alla stessa festa, la notte di Capodanno. Sono Claudio e Adelchi, Silvia e Mara, Francesca e Marina, Marco e Nico. La notte prosegue tra alcool, balli e un improvviso black-out e gli otto si ritrovano coinvolti in confessioni inattese, gelosie, tradimenti, che si svolgeranno anche nei mesi successivi, culminando in una festa in maschera, il cui tema è il mondo delle favole. Durante il party , un curioso scambio di persona sarà il pretesto per dar sfogo a diffidenze e paranoie sopite, provocando la rottura delle coppie e anche delle amicizie.

Il cast

Good As You - Silvestrin

Il regista ha scelto un cast molto eterogeneo e di provenienza da vari settori dello spettacolo. Tra tutti spicca, ovviamente, Enrico Silvestrin (Claudio), principalmente conosciuto come conduttore tv e attore di fiction come “L’ispettore Coliandro” e “Distretto di Polizia”, mentre i film di maggior successo in cui è apparso sono “Come te nessuno mai”, “Ricordati di me” di Gabriele Muccino e “Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato”. Anche Lorenzo Balducci (Adelchi) proviene dal mondo della fiction (“Il Papa buono”, “R.I.S.”) e tra i suoi numerosi lavori per il cinema ricordiamo “Ma che colpa abbiamo noi” di Carlo Verdone, “Tre metri sopra il cielo” di Luca Lucini, “I testimoni” di André Techiné, presentato al Festival di Berlino. Il mese scorso, durante un’intervista a “Il Venerdì” di Repubblica, ha fatto coming out, parlando apertamente della propria omosessualità. Daniela Virgilio (Silvia) è stata una delle protagoniste della due serie tv di “Romanzo Criminale” dirette da Stefano Sollima e abbiamo avuto modo di apprezzarla in “Immaturi” di Paolo Genovese e “Ti presento un amico” di Carlo Vanzina. Completano il cast: Lucia Mascino (Francesca), Elisa Di Eusanio (Mara), l’ex tronista Luca Dorigo (Nico), Diego Longobardi (Marco) e Micol Azzurro (Marina).

La nostra recensione

Lamberti mette in scena una frizzante commedia (strizzando l’occhio a “Mine Vaganti” di Ozpetek)  che offre una panoramica sul mondo gay visto dai gay, raccontandolo quindi dall’interno, giocando con tutti gli stereotipi di questo colorato spaccato della nostra società. I problemi, le paura, le speranze, i tormenti e il divertimento di tutti i personaggi fanno scivolare via il tempo in men che non si dica, anche se, il maggior difetto (se di difetto possiamo parlare) è una certa “amatorialità” delle immagini, che non sappiamo se voluta o meno. Fatto sta che il regista ha avuto il solo intento di far divertire il pubblico, omosessuale e non, toccando temi anche importanti come il desiderio di paternità/maternità delle coppie gay, tralasciano il pietismo o vittimismo che sarebbe stato assolutamente fuori luogo in questo tipo di film, concedendosi solo una simpatica e marcata macchietta,  facendo interpretare il ruolo di “checca isterica” a Diego Longobardi (Marco), animatore e direttore artistico delle notti romane del famoso locale “Muccassassina”. Non possiamo soffermarci sulla sceneggiatura o sulla fotografia e quant’altro: “Good as You – Tutti i colori dell’amore” (questo il titolo completo) è un prodotto semplice, senza pretese, molto easy, mordi e fuggi, che va oltre i classici cliché italiani sulla cultura e sul mondo gay, da vedere giusto per farsi quattro sane risate e trascorrere del tempo in allegria.

Voto: 5

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views