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Gwyneth Paltrow, i suoi primi 40 anni tra vittorie e sconfitte

L’attrice, premio Oscar per “Shakespeare in Love”, oggi entra negli “anta”. La sua vita è una sorta di viaggio sulle montagne russe, con picchi altissimi e capitomboli improvvisi. Le sue maggiori soddisfazioni? I due figli avuti dal marito Chris Martin.
A cura di Ciro Brandi
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Gwyneth Paltrow

Una delle attrici più eleganti e brave di Hollywood, premio Oscar nel 1999, oggi compie 40 anni. Gwyneth Paltrow è figlia d’arte, ha masticato cinema dalla nascita, dato che il padre, Bruce Paltrow, era regista e produttore cinematografico e sua mamma, Blythe Danner, era attrice. Subito dopo il liceo, la Paltrow s’iscrive all’Università della California per studiare storia dell’arte, ma la abbandona poco tempo dopo, spinta dalla voglia di recitare trasmessale principalmente da sua madre. Il debutto avviene del 1991 con il film “Shout”, accanto a John Travolta e, nello stesso anno, gira “Hook – Capitan Uncino”, nel ruolo di Wendy e diretta da Steven Spielberg. Quattro anni dopo, nel 1995, prende parte al film cult “Seven”, con Brad Pitt e Morgan Freeman, per la regia di David Fincher. L’interpretazione del suo personaggio, Tracy Mills, è molto apprezzata dalla critica e le vale la candidatura al Satellite Award. Il set è galeotto, infatti lei e Pitt avranno una storia d’amore molto intensa. Nel 1996 ottiene il suo primo ruolo da protagonista nel film “Emma”, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Jane Austen.

Gwyneth Paltrow - L'Oscar

Il 1998 è l’anno più importante della sua carriera. L’attrice gira pellicole di successo come “Sliding Doors”, “Paradiso perduto”, con Robert De Niro, e il remake di “Delitto perfetto”, nel ruolo che fu di Grace Kelly. Con “Shakespeare in Love”, di John Madden le fanno portare a casa il Golden Globe e L’Oscar come miglior attrice protagonista, e la lancia definitivamente nell’Olimpo hollywoodiano. La maledizione post-Oscar però colpisce anche lei: gira film di scarso seguito come “Duets” e “Proof – La prova”, riprendendosi, un pò di tempo dopo, con “I Tenenbaum” e “Amore a prima svista”. Nel 2002 l’amato padre Bruce muore in seguito ad una complicazione respiratoria. L’uomo aveva un cancro alla gola e si spegne a Roma, mentre era in vacanza in Italia proprio con sua figlia. Questo evento porta l’attrice ad allontanarsi dai set e a fare tante scelte sbagliate.

Shakespeare in Love

A portare un pò di luce nella sua vita è Chris Martin, leader dei Coldplay. L’attrice lo sposa nel 2003 e gli da una figlia, Apple Blythe Alison. Nel 2006 nasce il secondogenito Moses Bruce Anthony Martin e la stessa Paltrow ha confessato di aver sofferto di depressione port-parto. Con il film “Iron Man”, del 2008, i riflettori tornano su di lei: il ruolo di Virginia “Pepper” Potts, assistente di Tony Stark (Robert Downey Jr.) è breve ma molto apprezzato dai fans del personaggio. Il sequel “Iron Man 2” non fa altro che rafforzare tale apprezzamento. Oltre al cinema, la Paltrow è molto attratta anche dal mondo musicale. Infatti, nel 2010 recita nel film “Country Strong”, per cui registra il brano omonimo, e partecipa anche a tre episodi dell’amatissima serie tv “Glee”. Gli ultimi suoi film di successo sono “Contagion” di Soderbergh (2011) e “The Avengers” (2012), in attesa che il mondo del cinema le offrà di nuovo ruoli da grande protagonista.

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