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Halle Berry diventa testimonial per una legge anti-paparazzi

L’attrice ha testimoniato davanti al Comitato per la Pubblica Sicurezza per un progetto di legge che proteggerà i figli delle celebrità dagli scatti “selvaggi” dei paparazzi. La decisione si è resa indispensabile quando è stata assalita dai flash all’aeroporto mentre era con la figlia Nahla, di 5 anni.
A cura di Ciro Brandi
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Halle Berry, la splendida attrice, premio Oscar nel 2002 per il film “Monster’s Ball” e protagonista del film “Cloud Atlas” dei fratelli Wachowski, mercoledì scorso ha testimoniato davanti al Comitato per la Pubblica Sicurezza per un progetto di legge che proteggerà i figli delle celebrità dagli scatti “selvaggi” dei paparazzi. La Berry è scesa in prima linea a favore di questo progetto dopo che, pochi mesi fa, alcuni fotografi si erano appostati all’aeroporto di Los Angeles in attesa del suo arrivo. Una volta lì, l’attrice, il compagno Olivier Martinez e sua figlia Nahla, 5 anni, sono stati letteralmente assaliti dai paparazzi e la bimba si è spaventata da morire, a tal punto da chiedere alla madre se tutte quelle persone erano scattate all'improvviso per ucciderli! Ma non è tutto, infatti i fotografi si nascondono anche tra i cespugli della scuola o dietro agli alberi sperando di beccarla in abiti discinti mentre va a prendere Nahla. Così ha deciso di dire stop a questi tormenti che i bimbi devono subire ingiustamente, una volta per tutte, anche perché attualmente è in attesa della sua seconda figlia e vorrebbe farle vivere un’infanzia normale, possibilmente,lontano dai flash.

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