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“Hunger Games ”, 5 studenti arrestati alla prima in Thailandia

I cinque ragazzi sono stati arrestati per aver salutato con le tre dita unite il Primo Ministro Prayuth Chan-ocha, durante un evento pubblico ufficiale che si stava tenendo in occasione della prima del film. In Thailandia, il saluto è diventato simbolo dell’opposizione contro il colpo di stato del 22 maggio.
A cura di Ciro Brandi
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Da oggi, l’attesissimo film “Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1 è nelle nostre sale e orde di fan già si sono riversate al cinema per assistere alle avventure della loro beniamina Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) e dei suoi amici. Lo hanno fatto anche i giovani thailandesi, ma a quanto pare, qualcosa non è andato nel verso giusto. Come riportato da The Hollywood Reporter, cinque studenti, infatti, sono stati arrestati per aver salutato con le tre dita unite il Primo Ministro Prayuth Chan-ocha, durante un evento pubblico ufficiale che si stava tenendo in occasione della prima del film. Il saluto è diventato simbolo dell'opposizione contro il colpo di stato del 22 maggio, ed è alquanto bizzarro, perché anche nel film, il presidente Snow (intrepretato dal grande Donald Sutherland) è solito punire chi mostra le tre dita, simbolo della Ghiandaia Imitatrice, quindi della resistenza al potere di Capitol City, ma si tratta di pura fiction, invece, in Thailandia, la realtà si è mescolato, fino a superare, la fantasia.

Il saluto con tre dita, segno di rivolta e solidarietà

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Il Primo Ministro Prayuth era in visita nella provincia nord-orientale di Khon Kaen, a promettere l'attuazione di politiche per affrontare problemi come l'impatto di una recente siccità. La maggior parte delle gente del posto aveva visto la visita come politicamente motivata, e quindi l’avevano accettata positivamente. Appena Prayut ha iniziato a parlare, i cinque studenti sono riusciti ad eludere la sicurezza passato, mostrando le loro t-shirt con la scritta "Non vogliamo il colpo di stato", esibendosi poi nel celebre saluto del film, prima di essere trascinati via dai militari. L’episodio sta facendo il giro della rete e, poco tempo dopo, la catena di cinema Apex Group, ha addirittura annunciato di aver ritirato la pellicola dalle sale, dichiarando al Bangkok Post di non averlo fatto sotto pressione del governo, ma solo perchè non vuole essere coinvolta in nessun tipo di movimento politico. Non è chiaro, al momento, se anche altre catene seguiranno lo stesso comportamento del gruppo Apex. Secondo il giornale locale, “The Nation”, i cinque sono stati portati in un vicino campo militare e un avvocato locale ha dichiarato che sono stati costretti a firmare un documento di promessa a non impegnarsi in attività politica, sotto la minaccia di ulteriore detenzione e l'espulsione dalla scuola di diritto in cui studiano.

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