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I 45 anni di Jude Law nei suoi 7 migliori film

I profondi occhi blu e il fascino da seduttore inglese hanno ammaliato le donne di tutto il mondo. Jude Law, il 29 dicembre, compie 45 anni e, oltre ad essere sempre un sex symbol, ha già al suo attivo 45 pellicole e la straordinaria serie “The Young Pope”. Prima di vederlo in “Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald”, ecco i suoi 7 migliori film.
A cura di Ciro Brandi
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Tutte le donne del mondo sono stata ammaliate, almeno una volta, dai suoi occhi blu e dal fascino da seduttore inglese. Il talentuoso Jude Law, il 29 dicembre, compie 45 anni e oltre ad essere uno dei sex symbol del cinema mondiale, ha già al suo attivo 45 pellicole e, nel 2016, abbiamo avuto modo di ammirarlo nella seguitissima serie tv “The Young Pope”, diretta dal nostro Paolo Sorrentino. Dopo una lunga gavetta teatrale, Law esordisce in tv nel 1989, nella serie “The Tailor of Gloucester” mentre il grande salto verso il cinema avviene nel 1994 con il film “Shopping”, diretto da Paul W.S. Anderson. Da quel momento non si è più fermato e il primo successo arrivò nel 1999 con “Il talento di Mr. Ripley”, per la regia di Anthony Minghella. Nel 2018 lo vedremo in “Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald”, di David Yates, ma nel frattempo, per festeggiare il suo 45esimo compleanno, ecco i suoi 7 migliori film da (ri)vedere.

“Il talento di Mr. Ripley”(1999)

Il film di Anthony Minghella ci riporta al 1958 e il protagonista è Tom Ripley (Matt Damon), un giovane americano educato e colto, bravissimo a cantare e a suonare il piano. Un giorno viene ingaggiato da un ricco armatore che lo paga affinchè il ragazzo riesca a riportare in USA suo figlio Dickie (Jude Law), che si trova in Italia con la sua fidanzata, Marge (Gwyneth Paltrow). Tom si reca a Ischia e resta totalmente affascinato da quel mondo ricco e spensierato. Ben presto, però, si rende conto che Dickie è solo un cinico e lunatico figlio di papà e, durante una lite, finisce per ucciderlo, assumendone l’identità. Da quel momento, inizieranno le sue (dis)avventure sotto falso nome. Un thriller che appassiona dall’inizio alla fine, con musiche, sceneggiatura e costumi praticamente eccellenti, per non parlare delle splendide “cornici naturali” fornite da alcune delle località più belle del nostro paese. Damon e Law hanno una sintonia ineccepibile e il loro talento è stato premiato con una nomination ai Golden Globe e agli Oscar. Da recuperare.

“Era mio padre”(2002)

La pellicola di Sam Mendes, del 2002, è ambientata nella Chicago degli anni ’30. Qui, Michael Sullivan (Tom Hanks) è un killer di una gang irlandese che fa capo al padrino John Rooney. Sullivan, però, è anche un padre e marito amorevole e buono e, una sera, suo figlio Michael Jr. assiste ad un’esecuzione messa in atto proprio da suo padre e da Connor (Daniel Craig), figlio di John Rooney. Temendo che il ragazzo possa raccontare tutto, Connor decide di eliminarlo, ma uccide il figlio più piccolo e la moglie di Mike. Da quel momento, Mike e il figlio dovranno scappare, mentre sulle loro tracce Connor sguinzaglierà lo spietato killer Maguire (Jude Law), che non si darà pace finchè non porterà a termine la sua missione. Violento, cupo, adrenalinico e commovente, il film è un gioiello di Mendes, regista che sa come mettere in risalto i suoi attori e dare a tutti un ruolo di rilievo. Hanks, Craig e Law sono semplicemente favolosi in questo gioco di pedine dove la redenzione sembra impossibile e dove il pericolo è sempre dietro l’angolo.

“Ritorno a Cold Mountain”(2003)

Ritorno a Cold Mountain” è uno dei film più belli e di successo del 2003. Basato sull'omonimo romanzo di Charles Frazier fu portato al cinema da Anthony Minghella. Le vicende di "Ritorno a Cold Mountain" si svolgono tra il 1861 e il 1864. Il soldato Inman Balis (Jude Law) dopo essere stato ferito in battaglia, cerca di tornare a casa da Ada (Nicole Kidman), la sua amata, attraversando una nazione in preda alla guerra civile. Nel viaggio di ritorno, l’uomo vivrà momenti terrificanti e l’unica cosa che lo terrà in vita sarà proprio l’amore per Ada, la quale, a sua volta, dopo la morte del padre, si ritroverà a dover affrontare da sola i pericoli di Cold Mountain e a difendere la fattoria in rovina, aiutata dall’eccentrica vagabonda Ruby (Renée Zellweger). Minghella esalta al massimo le potenzialità di Law e della Kidman (candidati ai Golden Globe e agli Oscar), divisi da drammi storici e interiori e da una strada che sembra sempre troppo lunga. Il dramma è spezzato dall’ironia e dall’istrionicità della Zellweger, vincitrice dell’Oscar come Migliore attrice non protagonista. Da rivedere mille volte.

“Alfie”(2004)

Nel remake diretto da Charles Shyer dell’omonimo pellicola del 1966, con Michael Caine, Law è Alfie, un autista inglese che lavora a New York e si diverte a flirtare senza lasciarsi coinvolgere sentimentalmente. Le cose sembrano andare diversamente con Julie (Marisa Tomei), madre single con cui ha un legame un tantino più “normale” fino a quando però conosce Leonette (Nia Long), ex fidanzata di un suo collega. Alfie, a quel punto, rifletterà sul suo stile di vita e sulle conseguenze che può avere sulla sua vita e su quella degli altri. Il ruolo del seduttore impenitente in cerca di redenzione si addice al 100% a Law che, in questo film, è davvero irresistibile. Ottime le musiche di Mick Jagger e John Powell e la sceneggiatura dello stesso Shyer scritta con Bill Naughton ed Elaine Pope.

“Closer”(2004)

Nel film di Mike Nichols, Jude Law è Dan, un giornalista di necrologi e aspirante scrittore che si fidanza con la spogliarellista Alice (Natalie Portman). L’uomo però, in seguito, conosce e s’innamora della fotografa Anna (Julia Roberts). Dan si fingerà Anna e spingerà il dermatologo Larry (Clive Owen) a sposarla, il quale a sua volta passerà una notte con Alice. Tra passioni, flirt e tradimenti, Nichols scava nella psicologia dei suoi personaggi e nella loro indole da traditori, facendoci riflettere sui legami e sulla loro solidità, contando su attori a dir poco straordinari.

“L’amore non va in vacanza”(2006)

"L'amore non va in vacanza" di Nancy Meyers è ambientato negli USA e in Inghilterra e il vero punto di forza, oltre al plot, è il favoloso cast composto da Cameron Diaz, Kate Winslet, Jude Law, e Jack Black. La trama è incentrata su Amanda Woods (Diaz), californiana che produce trailer per film hollywoodiani, e Iris Simpkins (Winslet), giornalista di cronaca rosa inglese, che un giorno decidono di scambiarsi, tramite un'agenzia specializzata, le rispettive abitazioni per due settimane, allo scopo di evadere dalla vita di tutti i giorni e soprattutto dai due uomini che le hanno deluse. Da quel momento, le loro vite cambieranno perché in Inghilterra Amanda conoscerà il bellissimo Graham (Law), fratello di Iris, mentre quest’ultima farà amicizia con il compositore Miles (Jack Black). L’amore ci metterà il suo zampino.

“Sherlock Holmes”(2011)

Nel 2009, Guy Ritchie ingaggiò Robert Downey Jr. e Jude Law rispettivamente per il ruolo dell'investigatore Sherlock Holmes e del dottor Watson. La sceneggiatura di “Sherlock Holmes” è tratta dal fumetto scritto appositamente da Lionel Wigram e ispirata ai romanzi dell'autore scozzese Sir Arthur Conan Doyle, ma forse lo stesso Ritchie non sapeva che stava per portare nelle sale un grandissimo blockbuster, capace d’incassare la cifra record di 524 milioni di dollari e di portare a casa due nomination agli Oscar per la Migliore scenografia e Migliore colonna sonora. L’alchimia tra Law e Downey Jr. è eccellente e, infatti, il clamore ha dato il via anche al sequel “Sherlock Holmes – Gioco di ombre”, uscito nel 2011.

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