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I 45 anni di Matt Damon, da genio ribelle a sopravvissuto su Marte

49 film in pochissimi anni, un Oscar in bacheca per la sceneggiatura di “Will Hunting – Genio ribelle” e pellicole cult nel curriculum. Matt Damon compie 45 anni l’8 ottobre ed è una delle star più ricercate di Hollywood. Attualmente nelle sale con “Sopravvissuto – The Martian” di Ridley Scott, nel 2016, lo rivedremo nei panni dell’agente Jason Bourne.
A cura di Ciro Brandi
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E’ uno degli attori più ricercati di Hollywood, un instancabile istrione che ha già girato 49 film e preso parte a 5 tra serie e film tv. Pluripremiato sin da subito, l’Oscar lo ha vinto grazie alla sceneggiatura di “Will Hunting – Genio ribelle”, nel 1998, scritta a quattro mani col suo grande amico Ben Affleck. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e Matt Damon ci ha regalato film splendidi come “Salvate il soldato Ryan”, “Il talento di Mr. Ripley”, Il franchise partito con “The Bourne Identity”, “The Departed – Il bene e il male” e, ultimamente, “Sopravvissuto – The Martian”, di Ridley Scott.

L’amicizia con Ben Affleck e i primi film

Matthew Paige Damon, questo è il suo vero nome, è nato a Cambridge l’8 ottobre 1970, in una famiglia benestante (il padre è banchiere, la mamma professoressa di pedagogia e il fratello scultore). A soli 8 anni, entra in una compagnia teatrale e a 10 anni conosce il suo amico Ben Affleck. Damon frequenta la Cambridge Rindge and Latin School, dove si appassiona ancora di più alla recitazione grazie all’insegnante Gerry Speca. Successivamente, frequenta la Facoltà di Letteratura inglese di Harvard, ma la lascia dopo 4 anni per dedicarsi anima e corpo alla sua passione primaria. Nel 1988, Damon ottiene una piccola parte nel film “Mystic Pizza”, diretto da Donald Petrie, con protagonista Julia Roberts. In seguito, gira “Geronimo”(1993) di Walter Hill, “Ultimo appello”(1996) per la regia di Rich Wilkes e “Il coraggio della verità”(1996) di Edward Zwick, accanto a star come Denzel Washington e Meg Ryan.

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L’Oscar per la sceneggiatura di “”Will Hunting – Genio ribelle”

Da quel momento, la carriera di Damon non conosce sosta. Nel 1997, Francis Ford Coppola lo vuole per il ruolo di Rudy Baylor nel bellissimo “L’uomo della pioggia” e, nello stesso anno, scrive con Ben Affleck, la sceneggiatura di “Will Hunting – Genio ribelle”, diretto da Gus Van Sant, di cui è anche protagonista, accanto ad un grande Robin Williams, premiato con l’Academy al Miglior attore non protagonista. Damon e Affleck riceveranno la statuetta per la Migliore sceneggiatura, osannati anche dalla critica. L’anno dopo è sul set di “Salvate il soldato Ryan”, di Steven Spielberg, con Tom Hanks ed è il protagonista de “Il giocatore – Rounders”, per la regia di John Dahl. Nel 1999 riceve, poi, una candidatura al Golden Globe per il ruolo ne “Il talento di Mr. Ripley” di Anthony Minghella e gira anche “Dogma” di Kevin Smith, non particolarmente apprezzato dal pubblico.

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La saga di Jason Bourne, Ocean’s Eleven e i successi degli anni Duemila

Gli anni Duemila si aprono con il bellissimo, e sottovalutato, “La leggenda di Bagger Vance”(2000), diretto da Robert Redford e, nello stesso anno, partecipa a “Scoprendo Forrester” di Gus Van Sant e a “Passione ribelle” diretto da Billy Bob Thornton. Nel 2001 è la volta del blockbuster “Ocean’s Eleven – Fate il vostro gioco” di Steven Soderbergh, mentre l’anno successivo gira il primo capitolo della saga sulle avventure dell’agente Jason Bourne, “The Bourne Identity”, diretto da Doug Liman. Nel 2003 gira “Fratelli per la pelle” di Bobby e Peter Farrelly mentre nel 2004 approda nelle sale con “The Bourne Supremacy” di Paul Greengrass e “Ocean’s Twelve” di Steven Soderbergh. Nel 2005 è nel cast de “I fratelli Grimm e l’incantevole strega”, del visionario Terry Gilliam ed è anche sul set del meraviglioso “Syriana”, diretto da Stephen Gaghan, accanto ad un fenomenale George Clooney, premiato con l’Oscar come Miglior attore non protagonista. Nello stesso anno sposa l’argentina Luciana Bozan Barroso, dalla quale ha avuto tre figlie: Isabella, Gia e Stella. Nel 2006 è uno dei protagonisti di “The Departed – Il bene e il male” di Martin Scorsese e di “The Good Shepherd – L’ombra del potere” diretto da Robert De Niro. Dopo aver girato “Ocean’s Thirteen”(2007), “The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo”(2007) e “The Informant!”(2009), nel 2010, grazie al film “Invictus – L’invincibile” diretto da Clint Eastwood, riceve la nomination agli Oscar come Miglior attore non protagonista.

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Da “Hereafter” a “Sopravvissuto – The Martian”

Nel 2010, Eastwood lo vuole per il drammatico “Hereafter” e gira anche “Il Grinta” dei fratelli Coen. L’anno dopo gira tre film: “I guardiani del destino” di George Nolfi, “Contagion” del suo amico Steven Soderbergh e “Margaret”, diretto da Kenneth Lonergan. Con Cameron Crowe gira “La mia vita è uno zoo”(2012) al fianco di Scarlett Johansson e “Promised Land” di Gus Van Sant. L’ambizioso sci-fi “Elysium”, diretto da Neill Blomkamp, non riceve il riscontro di pubblico sperato e, purtroppo, “Monuments Men” diretto da George Clooney, nel 2013, riesce a fare anche peggio, risultando un clamoroso flop. Successivamente, però, riesce a rifarsi col film tv “Dietro i candelabri”, con Michael Douglas, nei panni del pianista Liberace. Nel 2014 fa parte del cast di “Interstellar” del grande Christopher Nolan e, attualmente sta riscuotendo un grande successo di pubblico con “Sopravvissuto – The Martian”, il nuovo sci-fi di Ridley Scott. Nel 2016 lo rivedremo nei panni dell’agente Jason Bourne, nel quinto capitolo della saga, ancora senza titolo e sarà, inoltre, nel thriller “The Great Wall”, diretto da Yimou Zhang, incentrato su un mistero che ruota intorno alla costruzione della Grande Muraglia cinese.

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