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I 60 anni di Kevin Costner: dagli Oscar per “Balla coi lupi” al declino inesorabile

Il divo, da oggi splendido 60enne, ha avuto il suo picco di massimo successo negli anni ’80 e ’90, con film come “Gli Intoccabili”, “Balla coi lupi” e “Guardia del corpo”. Negli anni Duemila, invece, è iniziato un lento ma inesorabile declino, peggiorato da un flop dietro l’altro. Di recente, lo abbiamo ritrovato nello spot di una nota marca di tonno. Tuttavia, Costner non ha nessuna intenzione di fermarsi.
A cura di Ciro Brandi
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E’ stato uno dei sex symbol più desiderati degli anni Ottanta, nonché uno degli attori più ricercati dai più grandi registi. Alcuni suoi film come “Fandango”, “Gli Intoccabili”, “Revenge”, “Balla coi lupi”, “JFK – Un caso ancora aperto” e “Guardia del corpo” sono entrati a far parte della storia del cinema internazionale. Purtroppo, Kevin Costner, ha conosciuto anche periodi molto bui, in seguito ad alcuni flop al botteghino, tra cui “Waterworld”, del 1995, che l’hanno catapultato su questa sorta di montagne russe, con sprazzi di successi alternati a discese inesorabili. Solo negli ultimi quattro anni, l’attore ha iniziato la sua risalita, con titoli non eccezionali, ma seguendo un percorso che gli sta consentendo di rinascere professionalmente. Costner oggi compie 60 anni e non ha assolutamente perso il suo fascino. Alla carriera di attore ha affiancato quelle di regista, produttore e musicista rock, mantenendo sempre ben salda la sua posizione ad Hollywood, anche durante i lunghi periodi di crisi.

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I primi successi

Kevin Michael Costner nasce a Lynwood, in California, il 18 gennaio 1955, anche se ha lontane origini tedesche, irlandesi e cherokee, dato che suo nonno era discendente di una popolazione indiana dell'Oklahoma. A soli 23 anni decise di sposare  Cindy Silva, sua compagna al college, con la quale ha avuto  tre figli: Annie (1984), Lily (1986) e Joe (1988). Nonostante gli impegni familiari, la sua carriera prende il volo proprio negli anni Ottanta. Dopo film di non grande rilevanza, l’occasione giusta arriva con “Fandango” (1985), di Kevin Reynolds, dove Costner interpreta il ruolo di Gardner Barnes. Due anni dopo, è la volta del fenomenale “The Untouchables – Gli Intoccabili”, per la regia di Brian De Palma, che affida a Costner il ruolo dell’agente federale Eliot Ness, in un cast di stelle che annovera Sean Connery, Andy Garcia e Robert De Niro. La pellicola ebbe un grandissimo successo al botteghino, incassando 106.240.936 di dollari.

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Il clamore degli anni ‘90

Gli anni Novanta iniziano nel migliore dei modi. Dopo “L’uomo dei sogni”, “Trappola per un killer” e il successo di “Revenge – Vendetta”, Costner decide di entrare in cabina di regia per “Balla coi lupi”(1990). La pellicola è tratta dall'omonimo romanzo di Michael Blake, autore anche della sceneggiatura. Il film riesce a portare a casa ben 7 premi Oscar, tra cui quello per il Miglior film e Miglior regista e, nel 1998, l'American Film Institute l'ha inserito al 75° posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi. Ma la maledizione dell’Oscar sembra non scalfirlo minimamente, dato che l’anno dopo è già sul set di “Robin Hood – Principe dei ladri”, “JFK – Un caso ancora aperto”, di Oliver Stone, ma soprattutto di “Guardia del corpo”(1992), al fianco di Whitney Houston, che riscuote un successo clamoroso in tutto il mondo e, ancora oggi, è uno dei film più amati di tutti i tempi, soprattutto dagli inguaribili romanticoni. Putroppo, nel 1994 arriva il divorzio dalla moglie Cindy, a quanto pare per i continui tradimenti dell’attore. Costner instaura una breve relazione con Bridget Rooney che gli ha dato un figlio, Liam (1996). In seguito, tuttavia, Costner non è riuscito a bissare il grande successo riportato, in particolar modo dopo “Waterworld” (1995), da lui prodotto ed interpretato, che fu il film più costoso girato sino ad allora. Nel 1997 dirige anche il suo secondo film, “L’uomo del giorno dopo”, ma con scarso successo. Solo nel 1999 l’attore riesce a portare a casa un altro mezzo successo con il drammatico “Le parole che non ti ho detto”.

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Il declino degli anno Duemila

Il lento declino inizia proprio negli anni 2000. Costner gira “Thirteen Days”(2000), “La rapina”(2001), “Il segno della libellula – Dragonfly”(2002), “Vizi di famiglia”(2005) ma sembra aver perso il magnetismo di un tempo. Il pubblico lo apprezza sempre, ma non fa volare i suoi film, lasciando il botteghino a bocca asciutta. Nel 2003, prova a risalire la china con la sua terza regia, “Terra di confine – Open Range”, western apprezzato sia dal pubblico che dalla critica, che ha mostrato ancora l'impegno e il coraggio dell'attore-regista a cimentarsi con un genere non molto fortunato al botteghino in quegli anni, e in parte dimenticato dal pubblico. Nel 2004, sposa Christine Baumgartner, di 19 anni più giovane, dalla quale ha avuto altri tre figli: Cayden (6 maggio 2007), Hayes (12 febbraio 2009) e Grace Avery (2 giugno2010). Tutti i film successivi – “Mr. Brooks”(2007),“The New Daughter”(2009), “The Company Men”(2010) – hanno scarsissimo seguito.

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La carriera di musicista rock

Nel 2007, l’attore intraprende anche un’altra carriera parallela: quella di musicista rock. Nel mese di settembre dello stesso anno, ha tenuto nel Nuovo Messico un concerto, a titolo gratuito, per le riprese del film “Swing Vote – Un uomo da 300 milioni di voti” e Il 25 ottobre e il 26 ottobre si è esibito anche al Teatro Brancaccio di Roma mentre sullo sfondo del palcoscenico scorrevano le immagini dei suoi film. Del 2010 la pubblicazione dell'album “Turn it On”, che Costner porta anche in tour in molti paesi europei entrando anche nella Top 30 dei dischi più venduti in Germania.

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I flop degli ultimi anni e i progetti futuri

Negli ultimi anni, le cose non sono andate di certo meglio. Nel 2013, Zack Snyder l’ha voluto ne “L’uomo d’acciaio”, nel piccolo ruolo del padre “terrestre” di Superman, Jonathan Kent. In seguito, ha preso parte all’atteso “Jack Ryan – L’iniziazione” che, partito con ottime premesse, si è rivelato però un flop al botteghino. Nel 2014, Costner ha girato “3 Days To Kill”, diretto da McG, altro insuccesso colossale. Ultimamente, l’abbiamo visto in tv con lo spot di una nota marca di tonno, ma il 30 gennaio, in USA, uscirà il film drammatico “Black or White”, diretto da Mike Binder dove Costner sarà nei panni di un vedovo che inizia una battaglia legale per la custodia di sua nipote, e sarà anche il protagonista di “McFarland, USA”, nel quale interpreta il ruolo di un coach che trasformerà i suoi allievi in campioni.

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