I 65 anni di Ron Howard nei suoi 7 migliori film da regista
Tra gli anni ’70 e ’80, grazie al ruolo di Richie Cunningham, il bravo e timido ragazzo della serie tv cult “Happy Days”, è diventato una stella in tutto il mondo ma con gli anni, Ron Howard è riuscito a scrollarsi di dosso quell’etichetta e a ritagliarsi un posto d’onore tra i più grandi registi del mondo. Il 1° marzo compie 65 anni e ha diretto 27 pellicole, partendo da “Attenti a quella pazza Rolls Royce”(1977) e regalandoci gioiellini come “Splash – Una sirena a Manhattan”, “Cocoon – L’energia dell’universo”, “A Beautiful Mind” fino all’ultimo film “Solo: A Star Wars Story”, del 2018. Per rendergli omaggio, ecco 7 dei suoi migliori film da regista che non possono mancare nella vostra collezione.
“Splash – Una sirena a Manhattan”(1984)
“Splash” è il terzo lungometraggio di Ron Howard e il secondo film di Tom Hanks che ha fatto letteralmente impazzire i cinefili ed è diventato un vero e proprio cult delle commedie sentimentali. La storia d’amore tra Allen/Hanks e la bella sirena Madison/Daryl Hannah fa sognare ancora oggi, a 35 anni di distanza, e, non a caso, all’epoca riuscì a portarsi a casa una nomination ai Golden Globe come Miglior film commedia o musicale e una agli Oscar come Miglior sceneggiatura originale a Lowell Ganz, Babaloo Mandel, Bruce Jay Friedman e Brian Grazer. Da quel momento, le carriere del regista e dei protagonisti sono decollate verso l’Olimpo di Hollywood e non si sono più fermate.
“Cocoon – L’energia dell’Universo”(1985)
Un altro cult del regista, del 1985, è tratto dal romanzo di David Saperstein e racconta la storia di alcuni ospiti di una pensione per anziani situata in Florida che, dopo essere immersi in una piscina, con all’interno strani bozzoli, di una casa sfitta nelle vicinanze della loro struttura, riacquistano energie giovanili e guariscono addirittura da gravi malattie. Presto, però, capiranno che quei bozzoli sono stati messi lì da alcuni alieni venuti da un pianeta dove non esistono malattie e guerre e alcuni di loro faranno una scelta decisiva. Naturalmente, le metafore si sprecano in questa commedia godibile, leggera, divertente, surreale ma anche piena di spunti di riflessione, un cast ben assortito e con gli effetti speciali di Ken Ralston, Ralph McQuarrie, Scott Farrar e David Berry. “Cocoon” ha vinto 2 Oscar, andati proprio ai Migliori effetti speciali e al Miglior attore non protagonista (Don Ameche).
“Apollo 13”(1995)
Howard, nel 1995, richiama Tom Hanks alla sua corte e decide di raccontare la famosa missione dell’Apollo 13, partita l’11 aprile 1970 da Cape Canaveral e diretta verso la Luna, tenne col fiato sospeso il mondo intero, e il suo film ha lo stesso effetto. Ispirato al libro “Lost Moon”, di Jim Lovell e Jeffrey Kluger e inserito dal New York Times nella lista dei 1000 migliori film di sempre, “Apollo 13” portò a casa 2 Oscar (Miglior montaggio e Migliore sonoro) su 9 nomination. Grandioso il cast che, oltre a Tom Hanks, nei panni di Jim Lovell, conta la presenza di star del calibro di Kevin Bacon, Bill Paxton, Gary Sinise e Kathleen Quinlan.
“Il Grinch”(2000)
Sono passati 19 anni da quando Ron Howard sbarcò in sala con “Il Grinch”, la creatura verde e pelosa che vive sulla cima del monte Briciolaio con gli oggetti prelevati dalla discarica e che detesta a morte il Natale. Il personaggio, interpretato da un grandissimo Jim Carrey, ottenne un successo clamoroso, e da allora è diventato il simbolo di coloro che sono contro gli addobbi e i regali natalizi. Non tutti sanno, però che nel film compare tutta la famiglia di Ron Howard: suo padre è il vecchio Nonsochi; sua figlia (Bryce Dallas Howard) è la Nonsochi coi capelli rossi che appare nell'attimo dopo in cui il Grinch riaccende le luci della città; sua moglie è quella che tiene le mani all'anziano Nonsochi quando tutti i cittadini si raccolgono intorno all'albero. La pellicola ottenne 3 nomination agli Oscar del 2001 e ne portò a casa uno per il Miglior trucco (a Rick Baker e Gail Rowell-Ryan). Il 29 novembre 2018 è uscito anche “Il Grinch” in versione animata che ha incassato più di 510 milioni di dollari in tutto il mondo.
“A Beautiful Mind”(2001)
Il fenomenale film con Russell Crowe è dedicato alla vita del matematico e premio Nobel John Forbes Nash Jr. ed è ispirato alla biografia “Il genio dei numeri”, di Sylvia Nasar, uscita in Italia nel 1999. La storia inizia nel 1947, quando Nash entra nella prestigiosa Università di Princeton con una borsa di studio per il dottorato. Le sue originali idee lo fanno diventare un ricercatore al MIT di Boston e, col tempo, riesce a trovare anche l’amore, ma la realtà non è quella che sembra. “A Beautiful Mind” è indubbiamente uno dei film biografici più belli di sempre. Intenso, magnetico e scritto egregiamente da Akiva Goldsman. Crowe era ancora visto come “Il Gladiatore”, ma Howard riuscì a strappargli di dosso quell’etichetta e a cucirgli addosso la parte di Nash in maniera incisiva e molto impattante. Il risultato fu la vittoria di 4 Oscar (Miglior film, Migliore regia, Migliore attrice non protagonista a Jennifer Connelly e Migliore sceneggiatura non originale).
“Frost/Nixon – Il duello”(2008)
Nel 1974, il Presidente degli USA, Richard Nixon (Frank Langella), si dimette a causa dello scandalo Watergate. Per tre anni, Nixon decide di non rilasciare interviste, ma proprio nel 1977, il giornalista britannico David Frost (Michael Sheen) riesce a fargli raccontare la sua versione dei fatti, convinto di poter così riabilitare la sua immagine pubblica. Seguiranno dei veri e propri duelli, a colpi di domande, fino all’inevitabile vittoria di uno dei due. Howard porta sul grande schermo una delle pagine più controverse della storia politica americana e mondiale, contando su due protagonisti al massimo della forma e sullo script di Peter Morgan che impressiona per quanto preciso, graffiante e senza neanche una sbavatura. Se aggiungiamo, poi, la fotografia di Salvatore Totino, il montaggio di Daniel P. Hanley e Mike Hill e le musiche di Hans Zimmer, il capolavoro è servito. Recuperatelo subito.
“Rush”(2013)
Il magnifico “Rush” racconta l'accesa rivalità tra i celeberrimi piloti di Formula 1 James Hunt e Niki Lauda, nel film interpretati rispettivamente da Chris Hemsworth e Daniel Brühl. Adrenalina a mille, scene mozzafiato, cast da urlo e regia impeccabile, ne hanno fatto un cult del genere. Oltre ai due protagonisti, nella pellicola ci sono anche star italiane: Piefrancesco Favino è nei panni di Clay Regazzoni; Augusto Dallara da il volto ad Enzo Ferrari, mentre Ilario Calvo è Luca Cordero di Montezemolo. La pellicola, costata 38 milioni di dollari, ne ha incassati 90 globalmente ma, anche se non è stata un blockbuster, per molti critici è uno dei migliori film di Ron Howard in assoluto.