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I 70 anni di Luciana Turina, dai fasti del passato allo stato di semi povertà

Dagli anni ’60 fino agli ’80, la sua carriera è stata splendente. Luciana Turina è stata un’apprezzata cantante e protagonista delle più esilaranti pellicole della commedia all’italiana. Purtroppo, oggi, a 70 anni, il mondo dello spettacolo l’ha totalmente dimenticata e si è rassegnata a vivere in semi povertà.
A cura di Ciro Brandi
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Tra la seconda metà degli anni ’60 fino agli ’80, Luciana Turina era sulla cresta dell’onda. Apprezzata cantante e protagonista delle celeberrime pellicole della commedia erotica all’italiana, l’artista riuscì ad avere moltissimo successo grazie anche alla sua fisicità imponente e riconoscibile, alla simpatia e al talento. Purtroppo, oggi, è costretta a vivere con poche centinaia di euro di pensione e la televisione e il cinema sembrano averla dimenticata, come lei stessa ha dichiarato, tempo fa, in televisione.

La carriera da cantante e i primi film

La Turina è nata a Malavicina di Roverbella e si è imposta negli anni ’60, soprattutto come cantante. Nel 1965, infatti, vince il Festival di Castrocaro con il brano “Come ti vorrei”, guadagnandosi un posto al Festival di Sanremo del 1966. All’epoca, si presentò con il brando “Dipendesse da me”, ma non riuscì ad accedere alla serata finale. Nella sua carriera musicale, ha pubblicato 10 singoli e un album, uscito nel 1972, dal titolo “Perchè qualcuno un giorno mi ha dato la vita e… una voce”. Le sue velleità artistiche, però, miravano anche al cinema. Dopo aver posato senza veli per Playboy, la Turina, già nel 1969, prende parte alla commedia “Il terribile ispettore”, di Mario Amendola, con Paolo Villaggio e Agostina Belli e partecipa a “Serafino”, film cult con Adriano Celentano.

La commedia all’italiana

Nel 1973 è Gianna la boccona nella commedia “Teresa la ladra”, di Carlo Di Palma, con Monica Vitti, seguita da “I racconti romani di un ex novizia”(1972), di Pino Tosini; “La bella Antonia, prima monica e poi dimonia”(1972), per la regia di Mariano Laurenti, con Edwige Fenech; “Li chiamavano i tre moschiettieri… invece erano quattro”(1973), di Silvio Amadio; “Mamma… Li turchi!(1973), di Renato Savino; “Peccatori di provincia”(1976), di Tiziano Longo, con Renzo Montagnani; “Africa Express”(1976), con Giuliano Gemma e “L’imbranato”(1979), di Pier Francesco Pingitore, con Pippo Franco. Nel 1978, fa parte anche del cast della trasmissione “Settimo anno”, con Lando Buzzanca e Ivana Monti.

“Vieni avanti cretino” e le pellicole degli anni ‘80

Nel 1980 è, di nuovo, accanto a Pippo Franco, nella commedia di Pingitore “Ciao marziano” ed è nel cast di “C’è un fantasma nel mio letto”, di Claudio Giorgi, con Renzo Montagnani e Lilli Carati. Nel 1982, è Palmira nella commedia cult “Vieni avanti cretino”, di Luciano Salce, con Lino Banfi ed è anche nel cast de “I camionisti”, con Gigi e Andrea. Nello stesso anno, entra nel cast di “Che Patatrac”, trasmissione di Gianni Boncompagni, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Nel 1983, gira "FF.SS." – Cioè: "…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", diretto da Renzo Arbore e nel 1989 è assoldata da Sergio Corbucci per la commedia “Night Club”, con Christian De Sica, Mara Venier, Sergio Vastano e Massimo Wertmüller.

“Il cosmo sul comò” e la vita odierna in semi povertà

Nel 2008, la Turina ha deciso di trasferirsi a Palermo, dove vive col suo amore, un uomo di 21 anni più giovane di lei e, nello stesso anno, è apparsa ne “Il cosmo sul comò”, commedia diretta da Marcello Cesena, con Aldo, Giovanni e Giacomo, dove l’attrice ha il ruolo della suocera di Aldo. Pochi mesi da, l’attrice è apparsa in televisione affermando di essere stata dimenticata da tutti, che il mondo dello spettacolo le ha chiuso tutte le porte e che riesce a tirare avanti solo grazie alla sua pensione di 500 euro. Purtroppo, la Turina ha anche ammesso che, in periodi particolarmente bui, ha anche pensato al suicidio, ma non l’ha fatto perché troppo attaccata alla vita e al suo compagno.

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