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I Puffi in 3D, la recensione

Nel Medioevo, il mago malvagio Gargamella scopre il villaggio dei Puffi, piccole creature intelligenti del sottobosco, e li costringe alla fuga. Una volta sparpagliati nell’ambiente, Tontolone si imbatte in una grotta “proibita” e alcuni puffi lo seguono. Il gruppo si ritrova a Central Park, a New York!
A cura di Ciro Brandi
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I simpatici folletti azzurri, creati dal disegnatore belga Pierre “Peyo” Culliford nel 1958, sono stati portati al cinema dal regista Raja Gosnell (“Mai stata baciata”, “Scooby-Doo”). Nel cast troviamo Neil Patrick Harris, Jayma Mays, Hank Azaria e SofIa Vergara, con le voci di Jonathan Winters, Katy Perry, Jeff Foxworthy, Paul Reubens, Alan Cumming e George Lopez. Si tratta del primo film ibrido in cui troviamo grafica digitalizzata e azione dal vivo, basato sul franchise de “I Puffi”.

Il plot dei cartoni originali è un tantino stravolto. Nel Medioevo, il mago malvagio Gargamella scopre il villaggio dei Puffi, piccole creature intelligenti del sottobosco, e li costringe alla fuga. Una volta sparpagliati nell'ambiente, Tontolone si imbatte in una grotta "proibita" e alcuni puffi lo seguono. Trattandosi, però, di un portale magico per il teletrasporto temporale, il gruppo si ritrova a Central Park, a New York. Aiutati da una giovane coppia sposata, Grace e Patrick Winslow, i Puffi cercheranno una soluzione per tornare alla loro epoca e al loro villaggio, prima che Gargamella li trovi.

Il film è stato letteralmente massacrato dalla critica statunitense ma ha riscosso grande successo al botteghino. In effetti il risultato è altamente apprezzabile, soprattutto grazie ad una CGI assolutamente ben fatta ed elaborata, che riesce a rendere morbidosi e credibili i mitici pupazzetti. Dal Medioevo si passa alla Grande Mela, ma il fascino che i Puffi hanno esercitato su milioni di bambini in tutto il mondo, resta inalterato. Sono introdotti anche 3 nuovi personaggi: Panicky, Crazy e Coraggioso.

Applauso, in particolare, ad Hank Azaria nei panni di Gargamella, tremendamente divertente, in compagnia del gatto Birba, su cui è stato fatto un lavoro digitale di grandissimo livello. Il 3D è comunque raro, inserito solo in fase di riconversione. Il plot può risultare banalotto, ma alla fine ci troviamo di fronte ad un prodotto in cui non ci si fa caso, ci si sofferma molto di più sulle immagini e sulle scene action, il che lo rende anche appetibile ad un pubblico un tantino più adulto, nostalgico delle celebri creaturine e felice di rivederle al cinema.

Intanto, visto il grande successo al boxoffice, è già stato ufficializzato il sequel che vedrà la luce nel 2013.

Voto: 7

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