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I vincitori dei Nastri d’argento 2020: Favolacce miglior film, Garrone miglior regia per Pinocchio

Si svolgerà stasera, 6 luglio 2020, la premiazione della 74esima edizione dei Nastri d’Argento. La cerimonia sarà dedicata ad Ennio Morricone, l’immenso compositore scomparso la scorsa notte a 91 anni. Tra i titoli che trionfano figurano “Favolacce” dei Fratelli D’Innocenzo che vince il Premio come miglior film, e “Pinocchio” di Matteo Garrone che vince, oltre alla miglior regia, ben sei premi. Il riconoscimento come miglior attore va, per il secondo anno di seguito, a Pierfrancesco Favino per il suo “Hammamet”, mentre a Toni Servillo va il Nastro d’argento alla Carriera.
A cura di Ilaria Costabile
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Sono stati annunciati i vincitori della 74esima edizione dei Nastri d'argento, che saranno premiati nella serata di lunedì 6 luglio al MAXXI di Roma, evitando la consueta premiazione a Taormina, a causa dell'emergenza coronavirus. Alla cerimonia, dedicata ad Ennio Morricone, scomparso la scorsa notte all'età di 91 anni, saranno presenti  solamente coloro che sono stati decretati vincitori e sarà possibile assistervi in prima serata su Rai Movie alle 21:10. All'ombra della scomparsa del celebre compositore, che lo scorso 11 gennaio aveva ritirato in Senato il premio alla carriera, si svolgerà stasera l'edizione Nastri d'Argento 2020. La commissione che si occupa dell'assegnazione dei premi ha decretato come miglior film Favolacce di Damiano e Fabio D'Innocenzo, mentre Pinocchio di Matteo Garrone ha guadagnato ben sei premi.

Sei Nastri a Pinocchio di Matteo Garrone

La favola dark del regista di Dogman ha ottenuto ben sei premi. Dopo la miglior regia, ottiene il titolo per il miglior attore non protagonista con il premio Oscar Roberto Benigni, che ha interpretato l'anziano Geppetto, il premio per la scenografia (Dimitri Capuani), il montaggio (Marco Spoletini), il sonoro (Maricetta Lombardo) e i costumi di Massimo Cantini Parrini.

Cinque Nastri per Favolacce

Il film scritto e diretto dai fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo è stato senza dubbio la rivelazione dell’anno, premiato a Berlino con l’Orso d’Argento, dove Elio Germano ha conquistato anche il premio come miglior attore, la pellicola ottiene 5 Nastri. Oltre al miglior film, viene premiato anche per la sceneggiatura, curata dagli stessi D'Innocenzo, per il produttore, la fotografia (Paolo Carnera), e per i costumi di Cantini Parrini.

Tre Nastri per La Dea Fortuna

La Dea Fortuna, il film di Ferzan Ozpetek con protagonisti Edoardo Leo e Stefano Accorsi conquista anche i premi per la musica, con il Nastro a Pasquale Catalano per la miglior colonna sonora, in cui spunta anche la voce di Mina, (ex-aequo con Brunori Sas per Odio L’Estate) e per la miglior canzone con Che vita meravigliosa scritta e interpretata da Diodato che prosegue una stagione trionfale, dopo la vittoria al Festival di Sanremo e un anno pieno di successi.

Miglior attore/attrice protagonista

Il premio come miglior attore protagonista va a Pierfrancesco Favino che per il secondo anno consecutivo, dopo Il Traditore nel 2109 ottiene il Nastro anche  per l'interpretazione sublime di Bettino Craxi in Hammamet.  I Giornalisti Cinematografici hanno poi premiato Jasmine Trinca, come migliore attrice protagonista ne La Dea Fortuna di Ferzan Özpetek, che ha ottenuto 3 Nastri ed è anche premiato per il ‘cameo dell'anno' a Barbara Alberti. Il premio come miglior attrice è andato poi a  Valeria Golino migliore attrice non protagonista per l'interpretazione in 5 è il numero perfetto, film d’esordio di Igort e Ritratto della giovane in fiamme di Cèline Sciamma.

Miglior Commedia

Nell'ambito della commedia a vincere il Nastro è stato il film Figli, la cui sceneggiatura è nata dal monologo del compianto e geniale Mattia Torre, scomparso lo scorso anno. Ai suoi interpreti, Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi, vanno i riconoscimenti per miglior attore e attrice protagonista in un film comico. La Cortellesi è al suo terzo Nastro consecutivo, dopo Come un gatto in tangenziale nel 2018 e Ma cosa ci dice il cervello nel 2019.

I premi del sindacato dei giornalisti cinematografici

Proprio quest'anno in cui il cinema ha subito una brutale battuta d'arresto a causa dell'emergenza sanitaria, i premi decretati dal Sindacato dei Giornalisti Cinematografici si prefiggono di dare voce alle maestranze che permettono la realizzazione di ogni film. Per questo motivo il premio Nastro dell’Anno è stato assegnato a Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, che premia il regista, il protagonista Elio Germano, i produttori e tutto il cast tecnico del film. Nella serata di premiazione verranno consegnati anche il Nastro d’Oro a Vittorio Storaro e il Nastro alla carriera a Toni Servillo. Mentre all'attore romano Claudio Santamaria quest’anno il Premio Nino Manfredi, fortemente voluto da Erminia Manfredi e dalla città di Taormina che l'ha sempre ospitato e che ha inviato direttamente a Claudio Santamaria, che non potrà partecipare alla cerimonia di premiazione il trofeo, realizzato come ogni anno dai maestri orafi de Le Colonne, Alvaro e Correnti.

I Giornalisti Cinematografici celebrano quest’anno il grande, anche l'immenso talento di Pedro Almodòvar consegnandogli  il Nastro d’Argento europeo a quarant’anni dal suo esordio cinematografico e dopo una carriera costellata di successi per i quali è considerato come una vera icona del cinema mondiale. Questo riconoscimento è assegnato ad Almodòvar per il Dolor y Gloria, il suo ultimo film candidato a due Oscar, quello come il Miglior film internazionale e il Miglior attore, dopo il successo riscontrato dalla platea di Cannes, dove aveva Antonio Banderas aveva ricevuto il premio per la miglior interpretazione maschile.

I premi per le categorie esordienti

Tra gli altri premi, va menzionato il riconoscimento ottenuto da Marco D'Amore come miglior regista esordiente per "L'Immortale". Un occhio di riguardo anche ai giovanissimi con il Premio Guglielmo Biraghi che va quest’anno a Giulio Pranno, protagonista di Tutto il mio folle amore con una menzione speciale al piccolo Federico Ielapi, che ha affrontato un ruolo iconico come quello di Pinocchio. Proprio per il suo talento speciale questo premio è supportato anche dalla Fondazione Claudio Nobis che affianca il Sindacato e i Nastri nella promozione dei giovani.

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