Il fenomeno The Hunger Games arriva in Italia dopo aver travolto gli USA
E’ il nuovo caso cinematografico che ha sbancato il botteghino USA la scorsa settimana e che si appresta a sbarcare nelle sale italiana a partire dal 1°maggio 2012. “The Hunger Games”, uscito il 23 marzo, è tratto dal romanzo bestseller scritto da Suzanne Collins. Il regista è Gary Ross e la protagonista principale è la giovanissima Jennifer Lawrence, già candidata all’Oscar per “Un gelido inverno” e vincitrice del Premio Marcello Mastroianni per il film “The Burning Plain” alla Mostra di Venezia, nel 2008. Costato 78 milioni di dollari, la pellicola ha incassato quasi 160 milioni di dollari al suo debutto negli USA, diventando il terzo incasso del primo week-end di sempre – dopo “Harry Potter e i doni della morte – parte II” e “Il cavaliere oscuro” – il primo per i non sequel e per un film non uscito in estate. Praticamente un record assoluto.
La trama
The Hunger Games è ambientato in un'epoca futura non meglio identificata, dopo la distruzione del Nord America, in una nazione nota con il nome di Panem, formata da una ricca capitale, Capitol, e dodici poveri distretti periferici. il Distretto 12 è collocato in una regione ricca di carbone, Appalachia, in riferimento alle Appalachian Mountains nel versante orientale degli Stati Uniti e del Canada. Come punizione per un precedente tentativo di ribellione in contrasto al potere di Capitol, ogni anno un ragazzo e una ragazza di età compresa fra i 12 e i 18 anni vengono prelevati in maniera casuale da ogni distretto e costretti a partecipare agli Hunger Games, un evento televisivo nel corso del quale i partecipanti, o "tributi", devono combattere sino alla morte in una vasta arena all'aria aperta, sino a quando solo uno sopravvive e può quindi tornare a casa. La storia segue le vicende dell'orfana di padre, Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence), una ragazza 16enne proveniente dal Distretto 12, che si offre volontaria quale partecipante alla 74ª edizione dei giochi per salvare la propria sorella minore, Primrose. L'altro partecipante ai giochi proveniente è Peeta Mellark (Josh Hutcherson), un giovane che Katniss conosce sin dalla scuola e che una volta le ha salvato la vita offrendole il proprio pane quando la famiglia di lei stava per morire di stenti. Katniss e Peeta sono quindi condotti a Capitol, dove incontrano gli altri "tributi" e sono offerti al volere del pubblico. In “The Hunger Games”, è molto facile, quindi, intuire una dura critica al mondo dei reality, proiettandosi nella società del futuro per colpire quella del presente (politica, sociale ed economica), quindi ampliando a dismisura il raggio d’azione del messaggio morale insito nella pellicola. Forse proprio questo è il motivo principale di tanto successo.
Il cast
Jennifer Lawrence è diventata ormai una star di Hollywood, grazie anche alla grandissima campagna pubblicitaria organizzata per il lancio del film. Era comunque già nota al grande pubblico, come dicevamo all’inizio, grazie al film “The Burning Plain – il confine della solitudine”, dove recitava al fianco di Kim Basinger e Charlize Theron e per “Un gelido inverno” di Debra Granik. Nel 2010 ottiene anche la parte di Mystica in “X-Men – L’inizio” per la regia di Matthew Vaughn. Liam Hemsworth, fratello minore del più noto Chris “Thor” Hemsworth, è stato il protagonista maschile del drammatico “The Last Song”, in cui interpreta il ruolo del fidanzato della protagonista, Miley Cyrus (i due stanno attualmente insieme anche fuori dal set). Lo vedremo presto anche ne “I Mercenari 2” accanto alle più famose stelle del cinema action (Stallone, Willis, Norris ecc..). La bionda Elizabeth Banks è conosciuta, soprattutto, per aver interpretato la parte di Betty Brant in tutti e tre i film dedicati all’Uomo Ragno e per il ruolo in “Sebiscuit – Un mito senza tempo”. Nel 2010 ha ottenuto un buon successo con il film “The Next Three Days”, al fianco di Russell Crowe. Il giovane Josh Hutcherson ha recitato nei film fantastici “Viaggio al centro della Terra 3D” e “Viaggio nell’isola misteriosa”, che recentemente ha ottenuto un buon riscontro di pubblico anche in Italia.
Tre sono i grandissimi nomi che completano questo cast composto, per la maggior parte, da giovani star: Woody Harrelson, Stanley Tucci e Donald Sutherland. C’è una curiosità alquanto bizzarra: la scelta di Amandla Stenberg e il cantante Lenny Kravitz per i rispettivi ruoli di Rue e Cinna ha suscitato molte polemiche razziste da parte di alcuni fans del romanzo della Collins. I tratti somatici dei due attori, infatti, non corrisponderebbero all’immagine che la scrittrice ha dato nel suo libro. In poche parole, non dovevano essere neri! Accuse stupide che lasciano il tempo che trovano e che non hanno fatto altro che accentuare l’attenzione attorno alla pellicola. Infatti, dato il clamoroso successo, presto sarà disponibile anche la colonna sonora dal titolo “Canzoni dal distretto 12 e dintorni” che conterrà 16 tracce, tutte inedite, scritte ed ispirate alla saga e saranno interpretate, tra gli altri, da Taylor Swift, gli Arcade Fire, Maroon 5 e Decemberist. Non ci resta che attendere ancora un po’ e vedremo se anche il pubblico italiano apprezzerà la pellicola.
La nostra recensione
Diciamo subito che il film non può essere assolutamente paragonato a saghe di successo come “Twilight” o “Harry Potter”. Il futuro distopico e cruento in cui la morte diventa spettacolo e il prezzo da pagare per la ribellione al potere e alla dittattura è veramente altissimo. Purtroppo la pellicola di Gary Ross, a nostro avviso, non ha il mordente e la capacità di coinvolgimento delle suddette saghe, anche se la tematica è estremamente attuale e molto interessante. Ad affossare il progetto, a nostro avviso, sono i dialoghi banali, la storia d’amore già vista in milioni di film e il ritmo che perde colpi più di una volta. Non mettiamo assolutamente in dubbio la bravura e la freschezza di Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson e Stanley Tucci, e il significativo simbolismo dell’opera, ma tutta la pubblicità, le aspettative, l’attesa dei fans andavano premiate con un prodotto di maggiore qualità. Sinceramente i 600 milioni di dollari guadagnati finora in tutto il mondo ci sembrano un tantino esagerati. Ovviamente il romanzo di Suzanne Collins, che in quasi tre anni è diventato un best seller piazzandosi per 180 settimane in cima alla classifica del New York Times, ha fatto da traino al film e continuerà a farlo. Il (prevedibilissimo) finale ci avverte che un sequel è già in cantiere, quindi, cari fans, state tranquilli, la stora non finisce qui.
Voto: 5-