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James Toback si difende dalle accuse di molestie: “Sputerei in faccia a chiunque lo dica”

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A cura di Andrea Parrella
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‘L'effetto domino del caso Weinstein. Il regista e sceneggiatore James Toback ha risposto alle accuse di 38 donne che negli ultimi giorni lo hanno accusato di ricatti sessuali e molestie nei confronti di attrici e collaboratrici varie, tra le quali anche nomi come Julianne Moore, Selma Blair e Rachel McAdams. Toback ha scelto la rivista Rolling Stones per difendersi da quelle che ha descritto come vere e proprie ingiurie nei suoi confronti:

L'idea che io avrei offerto a qualcuno una parte per qualsiasi ragione diversa dal fatto che quella scelta sarebbe stata il meglio per tutti la trovo disgustosa. E chiunque sostenga questa versione dei fatti è un mentitore. Posso essere più chiaro di così? Sputerei in faccia a chiunque lo dica.

Toback e le accuse insultanti e offensive

Parole durissime quelle dello sceneggiatore candidato ad un Oscar, alle quali Toback ha aggiunto altri elementi che possano discolparlo, senza entrare mai nel dettaglio di racconti specifici delle singole attrici: "Quello descritto da chi mi accusa è esattamente l'opposto del mio modo di lavorare. Sono accuse insultanti, offensive e disgustose". Toback rifiuta ogni accusa di favorisitmo, indipendentemente dalla ragione che motiverebbe un comportamente non imparziale:

Non do al mio migliore amico una parte a meno che non lo meriti. Sempre.

Il regista e la coalizione di chi lo accusa

Il regista e sceneggiatore ha anche risposto in merito al numero cospicuo di donne che lo hanno accusato, analizzando la dinamica attraverso la quale fenomeni come questi, a suo giudizio, si sviluppano: "Le accuse si coalizzano. C'era un articolo uscito anni fa con molte accuse derivanti da persone anonime. Le persone leggono e il gioco è fatto, si sa, anch'io, anch'io, anch'io, anch'io". Infine la chiosa:

In ogni caso, è troppo stupido perdere tempo su questa cosa, davvero. Non ha nulla a che fare con la mia vita, non l'ha mai avuto. Io lavoro seriamente, con totale integrità

Le accuse a James Toback

L'accusa di molestie al regista e sceneggiatore James Toback è arrivata nei giorni scorsi attraverso la testimonianza di 38 donne. 73 anni, l'autore nominato agli Oscar per lo script di "Bugsy", avrebbe adescato ventenni con la promessa di farle entrare nel mondo del cinema sottoponendole in cambio ad audizioni umilianti e abusi: nel corso dei casting, dicono le accusatrici, lui le avrebbe posto domande molto intime ("Quante volte ti masturbi? Quanti peli pubici hai?") per poi arrivare a praticare atti di autoerotismo di fronte a loro. L'impressione, ora, è che la stampa americana si concentrerà non poco sul tema delle molestie nel mondo del cinema e che i nuovi Weinstein potrebbero essere molti.

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