James Woods, Max di “C’era una volta in America” compie 70 anni
Fascino inusuale, occhi magnetici e una carriera incredibile. James Woods compie 70 anni il 18 aprile e, da sempre, i cinefili più accaniti associano la sua immagine a quella del personaggio di Maximilian “Max” Bercovicz del cult “C’era una volta in America”, diretto da Sergio Leone, nel 1984, ma l’attore ha girato ben 51 film, tra cui “I visitatori”, di Elia Kazan; “Videodrome”, diretto da David Cronenberg e “Salvador”, per la regia di Oliver Stone. Due volte nominato agli Oscar, Woods è noto anche come grande doppiatore di film d’animazione e videogiochi e l’ultimo film in cui lo abbiamo visto è “Sotto assedio – White House Down”(2013), di Roland Emmerich.
L’esordio con Paul Williams
L’attore è nato a Vernal, nello Utah, anche se è cresciuto nel Rhode Island. Dopo il diploma alla Pilgrim High School, s’iscrive al Massachusetts Institute of Technology, alla facoltà di Scienze Politiche. Proprio in quel periodo, frequenta anche il gruppo teatrale studentesco, appassionandosi talmente tanto alla recitazione da lasciare gli studi per trasferirsi a New York. L’esordio al cinema arriva nel 1969, con un piccolissimo ruolo ne “La sua calda estate”, di Paul Williams, mentre nel 1972, diventa il protagonista de “I visitatori”, diretto da Elia Kazan, seguito da “La morte arriva con la valigia bianca”(1972), di Robert Culp e il bellissimo “Come eravamo”(1973), di Sydney Pollack.
“Videodrome” e il cult “C’era una volta in America”
Tra 1974 e 1976, prende parte anche alle serie tv “Kojak”, “Le strade di San Francisco”, “Sulle strade della California”, mentre al cinema lo vediamo in pellicole come “40.000 dollari per non morire”(1974), di Karel Reisz; “I leoni della guerra”(1977), per la regia di Irvin Kershner e “Uno scomodo testimone”(1981), di Peter Yates. A fare da spartiacque nella sua carriera, c’è “Videodrome”(1983), l’horror-fantasy di David Cronenberg, che si sofferma sui rapporti tra violenza e televisione, anticipando i tempi, con una caratterizzazione quasi profetica. L’anno dopo, invece, Woods gira “C’era una volta in America”, di Sergio Leone, dove veste i panni del prepotente Max, accanto a Robert De Niro, in quelli di Noodles. La pellicola è diventata un cult immortale e ha lanciato alla grande il nome di Woods nel firmamento hollywoodiano.
Le nomination agli Oscar per “Salvador” e “L'agguato – Ghosts from the past”
Nel 1986, arriva anche la nomination agli Oscar come Miglior attore protagonista per il ruolo del fotoreporter di guerra Richard Boyle in “Salvador”, di Oliver Stone. Successivamente, gira i thriller “Best Seller”(1987), di John Flynn; “Cocaina”(1988), diretto da Harold Becker e “Verdetto finale”(1989), di Joseph Ruben. Nel 1991, è con Michael J. Fox nella commedia d’azione “Insieme per forza” mentre nel 1992 è Joseph Scott nel film “Charlot”, con Robert Downey Jr. Woods è anche sul set di “Getaway”(1994), di Roger Donaldson e del controverso “Lo specialista”(1994), diretto da Luis Llosa. Nel 1995, invece Scorses lo richiama per il film “Casinò”, con Robert De Niro, Sharon Stone e Joe Pesci e anche Oliver Stone lo rivuole per “Gli intrighi del potere”, dove interpreta il ruolo di H.R. Haldeman. Per "L'agguato – Ghosts from the past"(1996), di Rob Reiner, riceve la sua seconda nomination agli Oscar, come Miglior attore non protagonista.
Il doppiaggio di film d’animazione e videogiochi e i grandi film degli anni Duemila
Nel 1997, Woods doppia il personaggio di Ade nel film d’animazione “Hercules” e affianca Jodie Foster nello sci-fi “Contact”, di Robert Zemeckis mentre John Carpenter lo vuole per l’horror “Vampires”(1998). Sofia Coppola gli affida il ruolo di un padre conservatore e assente nel suo “Il giardino delle vergini suicide”(1999) ed è sul set di “Fino a prova contraria”(1999), col grande Clint Eastwood. Woods lavora ancora con Oliver Stone in “Ogni maledetta domenica”(1999), mentre sarà con Denzel Washington in “John Q”(2002), di Nick Cassavetes. Sempre nel 2002, doppia il personaggio di Falcone in “Stuart Little 2” e presta la sua voce ai videogiochi “Kingdom Hearts”(2002) e “Grand Theft Auto”. Dopo “Be Cool”(2005), di F. Gary Gray, girerà “An American Carol”(2008), di David Zukcer, “Straw Dogs”(2011), diretto da Rod Laurie e, nel 2013, Joshua Michael Stern, lo vuole per il ruolo di jack Dudman in “Jobs”, con Ashton Kutcher. Nello stesso anno, gira il suo ultimo film, “Sotto assedio – White House Down”, di Roland Emmerich e, in episodi sparsi, ha doppiato il suo personaggio della serie tv “I Griffin”.