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Judi Dench: “Sto diventando cieca, ma non lascio il cinema”

L’attrice britannica, affetta da una malattia degenerativa agli occhi, ha raccontato di non riuscire più a viaggiare senza essere accompagnata. “Ho bisogno che qualcuno mi dica: ‘Stai attenta’, sennò cado come una vecchia ubriaca”. La diva non ha però alcuna intenzione di ritirarsi dalle scene.
A cura di Valeria Morini
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La malattia agli occhi che affligge Judi Dench già da alcuni anni si è purtroppo aggravata. La signora del cinema britannico, premio Oscar per "Shakespeare in Love" e sublime interprete di tanti film, ha recentemente confessato ai microfoni di Radio Times che la sua grave forma di maculopatia degenerativa, di cui parlò per la prima volta nel 2012, non le consente di muoversi senza essere accompagnata. La patologia in questione colpisce la retina e, purtroppo,porta alla cecità totale. La Dench, che peraltro non ha alcuna intenzione di ritirarsi dalle scene nonostante gli 80 anni compiuti a dicembre e i problemi di salute, ha raccontato alla radio inglese:

Ormai non posso più viaggiare da sola, perché ho bisogno di qualcuno che mi dica: "Stai attenta, lì c'è un gradino!", altrimenti rischio di cadere ovunque come una vecchia pazza e ubriaca.

Chapeau per l'attrice che, anche nei momenti più difficili, riesce comunque a mantenere un lodevole aplomb e il suo senso dell'umorismo tutto britannico. Sarà anche merito di una carriera davvero straordinaria che la vede attiva da oltre cinquant'anni, con un piede sul palcoscenico e uno sul set. Dopo un lungo percorso presso la Royla Shakespeare Company (la compagnia teatrale dedita alle opere del Bardo più celebre al mondo) e tanta televisione, la Dench ha conosciuto la popolarità sul grande schermo a partire da "Camera con vista" (1985). Dal 1995, interpreta M nei film di 007, ruolo mantenuto fino all'ultimo "Skyfall". Nel 1997, con "La mia regina" conquista la prima delle sue sette nomination agli Oscar. Se lì impersonava la regina Vittoria, è un altro ruolo di sovrana (Elisabetta I) a farle vincere la preziosa statuetta per "Shakespeare in Love". Successivamente, arrivano "Iris: un amore vero", "Diario di uno scandalo" e "Philomena". I problemi alla vista non le hanno impedito di partecipare a ben cinque produzioni negli ultimi mesi, tra cui "Ritorno al Marigold Hotel" (in sala a marzo) e la miniserie shakeaspeariana "The Hollow Crown", prevista per il 2016, in cui reciterà a fianco di Jeremy Irons, Tom Hiddleston e Benedict Cumberbatch.
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