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Kevin Spacey: “So cosa prova chi ha perso il lavoro adesso, è una situazione simile alla mia”

Erano mesi che Kevin Spacey non rilasciava dichiarazioni pubbliche, dopo lo scandalo di molestie sessuali che lo ha visto protagonista, a partire dal 2017. Sebbene l’inchiesta a suo carico sia stata archiviata e l’attore abbia vinto le sue battaglie legali, la sua vita da quell’evento è stata completamente stravolta, tanto da ritrovarsi senza lavoro e senza una vita sociale. In un’intervista radiofonica, il premio Oscar paragona la sua condizione a quella di coloro che durante la pandemia hanno perso improvvisamente il loro lavoro.
A cura di Ilaria Costabile
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Il nome di Kevin Spacey è ormai legato inevitabilmente alle accuse di molestie sessuali ai danni di giovani uomini, risalente al 2017, da quel momento in poi l'attore britannico è quasi caduto nell'oblio. Dopo mesi di silenzio torna a parlare durante un'intervista radiofonica, rilasciata alla trasmissione tedesca Bits and Pretzels, durante la quale ha parlato della sua vita attuale, completamente diversa da quella che ha vissuto fino a qualche anno fa.

La vita di Kevin Spacey dopo l'accusa di molestie

"Provo empatia per chi sta provando la sensazione di non poter tornare a lavoro o per chi l’ha perso a causa del coronavirus", è così che esordisce l'attore inglese, parlando della condizioni di chi a causa della pandemia si è trovato nella condizione di dover ripensare alla sua vita, soprattutto si è trovato a dover fare i conti con la perdita improvvisa del proprio lavoro, trovandosi smarrito e pieno di incertezze per il futuro. Un'empatia azzardata quella enunciata da Kevin Spacey che mette a paragone il disastro economico, fisiologica conseguenza dopo mesi di lockdown, con la privazione della propria attività lavorativa in seguito a delle accuse infamanti e molto gravi sul proprio conto, ma l'attore senza remore racconta:  

Il mio mondo si è fermato nel 2017, non credo che per qualcuno ciò sia una sorpresa. Il mio lavoro, i miei rapporti sociali, le possibilità di permanenza nella mia stessa industria: tutto scomparso nel giro di poche ore. Tutto ciò che sapevo fare era recitare. Ora ci troviamo tutti in una situazione simile, anche se per motivazioni differenti. Provo empatia per chi in questo momento sta provando la sensazione di non poter tornare a lavoro o lo ha perso. È una situazione di cui è impossibile avere alcun controllo. Quando la mia carriera si è arenata, quando mi sono trovato davanti alla possibilità di non ricevere mai più un ruolo, mi sono posto una domanda che mai mi ero fatto prima, cioè: ‘Se non posso recitare, chi sono io?'

Archiviata l'inchiesta per molestie sessuali

Dal 2017, infatti, momento in cui c'è stata la prima accusa di molestie, l'attore fu costretto a fare un pubblico coming out, dichiarando di essere omosessuale, e in seguito fu lentamente allontanato da quello che fino a poco tempo prima era il suo ambiente. Le produzioni, televisive e cinematografiche, che lo avevano come protagonista furono immediatamente soppresse e la carriera di Kevin Spacey, vincitore anche di un Oscar e candidato ad altri prestigiosi riconoscimenti, si è di colpo sgretolata. La situazione non è cambiata anche quando, nel luglio 2019, durante la prima fase del processo i procuratori del Massachusetts avevano lasciato cadere le accuse di aver aggredito sessualmente un barista diciottenne di un locale di Nantucket, avvenute secondo quanto dichiarato dal ragazzo nel 2016. Il ragazzo, che aveva fornito dei messaggi che avrebbero potuto incastrare l'attore, non si è poi presentato al processo, facendo decadere il caso. Spacey, sin dal 2018, si era sempre dichiarato non colpevole, e a gennaio di quest'anno l'inchiesta a suo carico è stata archiviata perché l'altro uomo che lo aveva accusato di molestie, il massaggiatore di Malibù, è morto, facendo così cadere ogni imputazione. Intanto dalla prima denuncia sono stati più di trenta gli uomini che lo hanno accusato di abusi.

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