“L’esorcista”: le 5 curiosità che non sapevate sul film culto di William Friedkin
Un mito, un cult, un film che ha terrorizzato intere generazioni e che, ancora oggi, a distanza di quasi 40 anni ci fa mettere le mani davanti agli occhi. La pellicola di William Friedkin, “L’esorcista”, è una pietra miliare del cinema horror e, negli anni successivi, sono usciti anche due sequel: “L'esorcista II – L'eretico” del 1977, e “L'esorcista III” del 1990, poi un prequel, “L'esorcista – La genesi” del 2004 e una riedizione in versione integrale, con circa undici minuti di scene inedite. Nel 2010 è entrato a far parte anche del prestigioso National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Ma, noi siamo sicuri che le 5 curiosità che stiamo per rivelarvi, non le sapevate assolutamente. Forse, solo i cinefili più accaniti potevano esserne già a conoscenza, ma visto che siamo in piena vigilia della notte di Halloween, ci sembrava opportuno rispolverare le leggende, gli aneddoti e le “maledizioni” che girano attorno alla pellicola da decenni ormai.
1 – La maledizione legata al film: Dopo l'uscita del film, alcuni addetti ai lavori e giornalisti fece circolare voci insistenti secondo le quali i set utilizzati per le riprese fossero stati teatro di eventi soprannaturali e maledetti. o addirittura indicati come «maledetti». Durante la fase di produzione, un incendio distrusse quasi interamente gli interni della casa utilizzata come set, causando un ritardo per le riprese di diverse settimane e danni economici molto elevati; Ellen Burstyn e Linda Blair, le due protagoniste femminili, riportarono problemi alla schiena: la prima, addirittura, dopo un incidente sulle scene ha avuto danni permanenti alla colonna vertebrale. Prima dell’uscita del film nelle sale, morirono almeno sei persone legate alla produzione; Jack MacGowran, uno dei personaggi che nella pellicola troverà la morte, morì veramente qualche mese prima dell'uscita; il giornalista di American Hollywood Joe Hyams, raccontò che a Roma, nei pressi del cinema Metropolitan che stava proiettando il film, una croce, dopo essere stata colpita da un fulmine, cadde dal tetto di una Chiesa dove era stata posata circa 400 anni prima.
2 – Lo schiaffo al reverendo: Il prete che alla fine del film confessa padre Karras era ed è veramente un prete cattolico. Il suo nome è reverendo William O’Malley. Visto che non era un attore professionista, il regista William Friedkin pensò bene di schiaffeggiarlo con forza durante la scena finale per far sì che apparisse credibilmente scioccato, mentre gli puntava la telecamera in faccia. Dopo seguirono le dovute scuse.
3 – Terrore sotto lo zero: Nella famosa stanza da letto di Regan furono montati quattro enormi condizionatori per portare la temperatura addirittura a 30-40 gradi sotto lo zero. Ciò, secondo Friedkin, era necessario per creare tensione e sofferenza vera. Le scene, col tempo, si congelarono veramente e non ci fu neanche bisogno di ricreare artificialmente il respiro degli attori. In pratica, era come girare in una cella frigo. Genio sadico di un Friedkin.
4 – La censura esagerata: In Gran Bretagna, la British Board of Film Classification vietò la visione del film ai minori di 18 anni. Alcune sale decisero addirittura di non proiettarlo per nulla. Tuttavia, nel 1986, quando una legge obbligava le case di distribuzione ad ottenere per i film distribuiti sul mercato home video un nuovo visto censura, la Warner decise di non sottoporre il film per l'approvazione, sapendo che non l'avrebbe ottenuto. Il film restò quindi bandito fino al 1999, quando la BBFC spiegò che il film, a 25 anni di distanza, non aveva gli stessi effetti generati all'uscita nelle sale nel 1974. La censura, comunque, non riuscì a fermare gli appassionati del genere che organizzarono degli autobus che trasportavano gruppi di cinefili curiosi verso le sale che proiettavano il film culto.
5 – Una caterva di premi: Il film fu inondato di premi e riconoscimento. Fu candidato a 10 Oscar e ne vinse 2 (Migliore sceneggiatura non originale; Miglior sonoro). Delle sette nomination ricevute ai Golden Globes, ben quattro si trasformarono in premi al Miglior film drammatico, alla Migliore regia, Miglior Attrice protagonista (Linda Blair) e Migliore sceneggiatura. A seguire, ci furono: 1 nomination ai BAFTA (Miglior colonna sonora); 4 Saturn Award (Miglior film horror, Migliore sceneggiatura, Miglior trucco e Migliori effetti speciali); 1 Golden Screen Award; 1 Movie Masterpiece Award a William Friedkin, nel 1999, e tantissimi altri.